Politica

Elly Schlein nuova Boldry del Pd. Da giovane seguace di Peppe Civati...

Di Giuseppe Vatinno

Da qualche tempo la sinistra ha prodotto una nuova idoletta. L’unico merito è che sia femmina

Quindi, soffiato soavemente sul sufflè di capelli che le incornicia la faccia da Joanie la sorella di Richie Cunningham in Happy Days, ha dichiarato:

“Di Meloni dico che il suo mi è sembrato un discorso ideologico, identitario e con un impianto vecchissimo. Non ha detto una parola sulle diseguaglianze, sul precariato, si è parlato di lavoro solo per metterlo in contrapposizione al reddito di cittadinanza, come se Meloni non sapesse del problema gigantesco del lavoro povero. Non ha detto una parola sul clima. Doveva essere un discorso programmatico, ma è mancato il programma. Ho sentito molta retorica e poca concretezza, ma quella ce la metteremo noi dell’opposizione”.

Dopo aver ascoltato questo la Meloni e il centro–destra può stare tranquillo per cento anni. La pitonessa di Lugano rappresenta infatti un melassoso concentrato di tutto quello che ha fatto rovinosamente perdere le elezioni alla sinistra.

Naturalmente questo la furba Schlein lo sa benissimo ma lei era da giovane una seguace di Peppe Civati reuccio del populismo lombardo recentemente trombato con il suo Possibile e così ci prova.

Quindi si tratta solo di una lotta interna per conquistare la vetta del Pd e dalle parti del Nazareno sono così frastornati dalla débâcle elettorale che neppure se ne accorgono.