Politica
SInistra Italiana? Può arrivare al 15%. Toglie voti a Pd e M5S
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Sulle note di 'Bella Ciao' è nata a Roma Sinistra Italiana, la nuova formazione che mette insieme molti ex Pd (da Fassina a Cofferati, da Civati a D'Attorre), Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia Libertà e altri gruppi della variegata sinistra radicale. Ma quanto vale Sinistra Italiana e fin dove può arrivare? Affaritaliani.it lo ha chiesto al sondaggista Alessandro Amadori.
"Oggi, appena nata, Sinistra Italiana vale il 5% ma ben presto potrebbe portarsi abbastanza rapidamente fino al 10%, ovvero la dimensione che aveva l'area della sinistra arcobaleno prima della lunga fase di decostruzone del brand". Non solo, "considerando lo scenario politico-economico e la crescente incertezza dei cittadini italiani il nuovo soggetto della sinistra potrebbe arrivare intorno al 15%, diciamo tra un anno e mezzo ovvero all'inizio del 2017. Tutto dipende dalla capacità che avranno di consolidare il marchio e dall'immagine del leader".
Quanto al programma Amadori consiglia di avere "idee chiare rispetto agli altri partiti perché in questo momento c'è una scarsa differenziazione del brand. In campo economico, ad esempio, più o meno tutti i soggetti politici dicono le stesse cose. La sinistra-sinistra deve dire cose diverse e perfino paradossali per il grande pubblico". Amadori suggerisce di puntare sulla "riduzione della flessibilità, sul ritorno alle tutele, sull'introduzione del salario di disoccupazione. Insomma, bisogna porre un freno a questo turbo-capitalismo finanziario. Una formazione veramente di sinistra dovrebbe poi scommettere su una sorta di Marx 2.0. Senza mai nominarlo, occorre riscoprire alcune idee del padre del comunismo, certo non la colletivizzazione dei mezzi di produzione. In sostanza bisogna mettere le briglie a questo capitalismo reintroducendo le tutele per chi lavora e le certezze in una fase di profonde incertezze".
Sinistra Italiana - secondo Amadori - "potrebbe recuperare voti dall'area dell'astensione e togliere un 3% circa sia al Partito Democratico sia al Movimento 5 Stelle. Chi non non subirà un calo di voti dalla nascita di questo nuovo soggetto è certamente la Lega Nord".