Politica
Sondaggi Sicilia: vola Destra, m5s al palo, flop Pd. E Renzi scappa in treno
I sondaggi riservati danno Musumeci leader, Cancelleri distanziato e Micari testa a testa con Fava per il terzo posto. Si prepara il tracollo dem
Le elezioni in Sicilia del 5 novembre prossimo, si sa, potrebbero rappresentare lo specchio di quanto accadrà in Italia nel 2018 con le elezioni politiche. I sondaggi riservati pubblicati da Formiche.net nell'articolo di Andrea Picardi tracciano un quadro piuttosto definito della situazione siciliana.
MUSUMECI CONTRO CANCELLERI
La partita per aggiudicarsi la presidenza della Regione Siciliana è ormai fra loro due soltanto. Il 26 % andrebbe a Nello Musumeci, mentre Giancarlo Cancelleri si fermerebbe al 24 %. Ma il candidato del centrodestra conterebbe su un 36 % come coalizione, mentre il m5s sul 30 % soltanto, piuttosto distanziato dal primo posto malgrado il tour trionfale estivo delle sue giovani pentastar.
MICARI CONTRO FAVA - LA "FUGA" E L'ULTIMO TRENO DI MATTEO RENZI
La partita si gioca però anche per il terzo posto, e tutto ciò che comporterà per gli equilibri politici nazionali. Non è un caso che Matteo Renzi si sia trincerato sul treno del Pd e che quest'ultimo non passi per la Sicilia se non dopo il risultato elettorale. E' evidente che il segretario dem dà già per persa la partita e non vuol legare il proprio nome alla sconfitta appoggiando personalmente il candidato del Pd. Fabrizio Micari, sostenuto dal Partito Democratico, da Pierferdinando Casini e da Angelino Alfano, sarebbe fra il 16 e il 18 % dei consensi, mentre Claudio Fava, appoggiato da Articolo 1, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e Verdi oscillerebbe fra il 10 e il 12 %. Consenso, quest'ultimo, che potrebbe aumentare complici le polemiche che stanno investendo il Pd in queste ore, sia sul Rosatellum sia sulla questione Visco-Bankitalia.
Inutile dire che, se la forbice tra Fava e Micari fosse molto ridotta, o se addirittura Fava dovesse prevalere su Micari, si scatenerebbe il putiferio all'interno del Pd, alimentando la faida interna al partito intenzionata a "liberarsi" di Renzi. Intenzioni fomentate anche dall'esito delle elezioni di Ostia, che si svolgeranno in concomitanza con quelle siciliane, e che vedono il Pd a rischio "estinzione" superato anche da CasaPound in ascesa irrefrenabile.
BERLUSCONI ATTENDE IL RILANCIO
Silvio Berlusconi ha gli occhi puntati sulle elezioni siciliane e sul possibile trionfo di Musumeci. Se quest'ultimo dovesse vincere e Forza Italiaraggiungere un risultato lusinghiero, il Cavaliere avrebbe molto più potere nell'eterna diatriba con Matteo Salvini, e FI molto più peso nell'eventuale coalizione con la Lega e Fratelli d'Italia. Il 5 novembre è vicino. E tutte le forze in gioco sanno che, da quel momento in poi, nulla sarà più lo stesso. Un 5 novembre che per il Pd e Matteo Renzi - tra Sicilia e Ostia - potrebbe diventare un bagno di sangue.