Politica

Sondaggi, il 60,1% degli italiani: sì all'autonomia regionale. Esclusivo

Di Alberto Maggi

Il ministro Calderoli ad Affaritaliani.it: "Più si conoscono i contenuti e vengono sbugiardati gli slogan dei contrari a prescindere e più l'autonomia decolla"

Zaia ad Affaritaliani.it: "Avanti tutta, nel segno di Don Sturzo". Crippa (Lega) ad Affaritaliani.it: "L'autonomia riduce gli sprechi". Cecchetti (Lega) ad Affaritaliani.it: "L'autonomia fa bene al Nord e al Sud". Romeo (Lega) ad Affaritaliani.it: "Un Paese moderno deve dare più potere ai territori"

 

"Dopo il sondaggio di Repubblica che dava una maggioranza risicata a favore dell'autonomia ora un altro, questo di Affaritaliani.it, che vede salire la percentuale dei favorevoli. Più si conoscono i contenuti e vengono sbugiardati gli slogan dei contrari a prescindere e più l'autonomia decolla". Con queste parole Roberto Calderoli, ministro per gli affari regionali e le autonomie, commenta con Affaritaliani.it il sondaggio realizzato da Roberto Baldassari, direttore generale di Lab21.01, per Affaritaliani.it che vede il 60,1% degli italiani favorevole alla riforma dell'autonomia regionale differenziata del ministro Calderoli. Contrario solo il 39,9% del campione.

Anche il presidente della regione Veneto Luca Zaia commenta il sondaggio sull'autonomia ad Affaritaliani.it: "E' un grande segnale questo 60 e oltre per cento di persone favorevoli, se poi si pensa che si fa a livello nazionale ancora di più. Perché questo vuol dire che in alcune regioni come quelle del Nord, probabilmente, la percentuale di favorevoli è ancora più alta. Io penso che questo sia un grande segnale del quale devono tener conto tutti coloro che ancora in maniera incomprensibile continuano a parlare male dell'autonomia".

"L'autonomia - spiega Zaia - è una vera assunzione di responsabilità, è prevista dalla Costituzione e i cittadini ancora una volta anche con questo sondaggio dimostrano di aver fiducia e di sostenere la Costituzione. Chi è a favore dell'autonomia è a favore della Costituzione. Quindi avanti tutta, questo è un governo che ha saputo portare avanti il tema dell'autonomia, l'unico governo che ha introdotto l'obbligo dell'indicazione dei Lep e poi in particolar modo la legge Calderoli con i 10 articoli sta andando avanti e si sta inaugurando una stagione nuova per questo Paese, che è quella della responsabilità e dell'autonomia. Che è quella che immaginavano i padri costituenti quando nel 1948 hanno presentato la Costituzione. Varrebbe la pena di ricordare, per tranquillizzare i cittadini del Sud, e se fossi un Governatore del Sud io chiederei l'autonomia, che un grande uomo del Sud come Don Sturzo, siciliano, nel 1949 disse 'sono un unitario ma federalista impenitente'", conclude il Governatore del Veneto.

"E' la conferma che l'autonomia riduce gli sprechi e dà maggiori risorse agli enti locali e ai territori. Gli italiani hanno capito che si tratta di una riforma che modernizza il Paese rispetto al centralismo, che ha più tolto rispetto a ciò che ha dato". Con queste parole Andrea Crippa, vice-segretario della Lega, commenta con Affaritaliani.it il sondaggio realizzato da Roberto Baldassari, direttore generale di Lab21.01, per Affaritaliani.it che vede il 60,1% degli italiani favorevole alla riforma dell'autonomia regionale differenziata del ministro Calderoli.

"Questo sondaggio è assolutamente importane perché fa capire che, nonostante la continua disinformazione che mettono in campo tutti e nonostante molti parlino dell'autonomia solo in maniera negativa, la gente non è stupida e ha capito che l'autonomia fa bene a tutti. Fa bene al Nord, fa bene al Sud, fa bene a tutte quelle regioni che vogliono responsabilizzare la propria classe politica. Questa è la cosa fondamentale, autonomia vuol dire responsabilizzare classi politiche che negli anni hanno fatto solamente male in tanti territori. Questo è fondamentale ed è il passaggio più importante: autonomia fa bene al Nord, fa bene al Sud, fa bene a tutti gli italiani. E quindi questo sondaggio dimostra che la gente è tutt'altro che stupida e ha capito che è una battaglia non della Lega, ma è una battaglia del buon senso di tutte quelle persone vogliono migliorare prima tutto i propri territori". Con queste parole Fabrizio Cecchetti, segretario regionale lombardo della Lega, commenta con Affaritaliani.it il sondaggio realizzato da Roberto Baldassari, direttore generale di Lab21.01, per Affaritaliani.it che vede il 60,1% degli italiani favorevole alla riforma dell'autonomia regionale differenziata del ministro Calderoli.

"Senza contare che con l'autonomia noi diamo risposta anche in Veneto e in Lombardia a circa sei milioni di persone che cinque anni fa si sono recati a votare ai referendum. Però, ribadisco, non è un vantaggio per Lombardia e Veneto, è un vantaggio assolutamente per tutti. E' una riforma che sblocca le energie che in questo momento in alcune realtà sono bloccate, hanno un tappo che rappresenta la vecchia politica. Che ovviamente quando le cose non vanno bene si piange addosso e dice che è sempre colpa degli altri. Con l'autonomia ognuno ha la responsabilità e se uno sbaglia i cittadini sanno chi sbaglia. E invece chi governa bene ha la possibilità di fare tanti risparmi e utilizzare questi soldi per rimetterli a disposizione dei lavoratori, dei pensionati, dei fragili, dei giovani, degli ammalati. Insomma, soldi risparmiati che vengono reinvestiti per i cittadini", conclude Cecchetti.

"I cittadini cominciano a capire che il sistema gestito dal centro è la causa dei divari nel Paese e non la soluzione. Un Paese moderno ed unito deve necessariamente dare più potere ai territori". Con queste parole Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato della Lega, commenta con Affaritaliani.it il sondaggio realizzato da Roberto Baldassari, direttore generale di Lab21.01, per Affaritaliani.it che vede il 60,1% degli italiani favorevole alla riforma dell'autonomia regionale differenziata del ministro Calderoli.

Ulteriore dato che conforta la riforma tanto cara alla Lega è che solo il 35,8% degli italiani si dice favorevole all'abolizione delle regioni. Contraria la stragrande maggioranza dei cittadini: il 64,2%.

LE TABELLE

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