Centrodestra, Parisi leader? "Meglio di Salvini, ma non si deve autocandidare"
Centrodestra, leader: ecco le quotazioni di Stefano Parisi
Stefano Parisi può essere l'uomo che rilancia il Centrodestra? "Ni" è la risposta di Alessandro Amadori, uno dei massimi esperti di flussi elettorali e di sondaggi politici, intervistato da Affaritaliani.it. "Prima di tutto ha bisogno di un processo di legitimmazione e di una qualche forma di meccanismo di meritocrazia perché non funziona più, sempre che abbia funzionato, la logica dell'auto-candidatura". Parisi - spiega Amadori - "ha dei pregi e dei difetti ed un po' troppo vecchio, politicamente parlando, un po' troppo Seconda Repubblica".
Non si tratta comunque di una bocciatura dell'ex candidato sindaco di Milano, "anche perché chiunque potrebbe rilanciare il Centrodestra qualora fosse riconosciuto come leader. Parisi è meglio certamente del niente che c'è stato finora anche se servirebbe una figura politicamente più giovano e più simile a Luigi Di Maio. E soprattutto più moderno nello stile. Parisi è un classico, che può piacere e che è meglio dell'attuale assenza di leader", afferma Amadori.
In una sfida per la leadership dei Centrodestra "Parisi bette Salvini", secondo l'esperto di sondaggio. "Il segretario della Lega Nord ormai si è plafonato e non riesce ad uscire dalla logica del capopolo. Continua la sua traiettoria di posizionamento intorno al 12%, che è tanto visto che quando ha preso la Lega era partito dal 3-4%, ma Parisi ha certamente una maggiore progettualità, come ha dimostrato alle Amministrative a Milano dove ha ottenuto un ottimo risultato anche se non è riuscito a battere Giuseppe Sala al ballottaggio. A Salvini manca proprio la progettualità, al di là di quei temi forti che sono attuali ma sono sempre gli stessi e non credo possano portarlo a vincere".
Altri leader nel Centrodestra "non ce sono. La Meloni ha limiti speculari ha quelli di Salvini, è molto connotata e la destra sociale in Italia è una nicchia. Non solo, come figura non è nuovissima nemmeno lei. Parisi tutto sommato può andar bene come leader e candidato premier ma dovrà esserci un processo di legittimazione popolare, magari con le primarie. Non è l'ideale ma in attesa dell'ottimo il Centrodestra può accontentarsi del buono", conclude Amadori.