Politica

Strada e patrimoniale, kryptonite della sinistra. Il rischio? Assist a destra

di Federico Ughi

Cecilia Strada, capogruppo Pd nel Nord-Ovest alle Europee, evoca la patrimoniale. Amenduni: "E' la kryptonite della sinistra. Parlarne un rischio". L'intervista

Strada e la patrimoniale, "kryptonite della sinistra". Il rischio? Un assist per la destra...

Cecilia Strada evoca la patrimoniale. E lo fa con toni decisi, appellandosi alla Costituzione: "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”, ha spiegato citando l'articolo 53.  La capolista del Pd alle Europee nel Nord Ovest ha proseguito: "Non ho per nulla paura di sostenere che, quando le diseguaglianze sono così marcate e sulle teste delle famiglie grava un debito pubblico elevato, servono interventi straordinari come una patrimoniale. Questa patrimoniale non inciderebbe per nulla rispetto ai grandi patrimoni, non li farebbe scappare all’estero. E’ noto che diverse personalità si sono già espresse a favore. Questo non è comunismo rapace. E’ equità e buon senso”.

Toni che rievocano il Nichi Vendola che nel 2013 dichiarava "I super ricchi? Vadano all'inferno". O i celebri manifesti di Rifondazione Comunista del 2007: "Anche i ricchi piangano". Precedenti, va detto, non particolarmente fortunati. "La parola 'patrimoniale' è una specie di cryptonite per la sinistra italiana - commenta Dino Amenduni, esperto di comunicazione politica - Un passaggio che rischia di togliere luce a ragionamenti molto più sostenibili. E che può polarizzare il dibattito avvantaggiando la destra". L'intervista

Amenduni, Cecilia Strada ricorre a una strategia comunicativa "forte" evocando la patrimoniale. Tema che anche a sinistra è sempre stato approcciato con molta cautela...

La parola 'patrimoniale' è oramai diventata una specie di cryptonite della sinistra italiana e per questo ritengo che sia molto complesso usarla senza aggiungerci una cornice politica che preveda un ripensamento generale del sistema fiscale italiano. Strada cita l'articolo 53 della Costituzione secondo il quale “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” e credo che siano pochissimi gli italiani a non pensarla in questo modo, anche nei segmenti più ricchi della popolazione. Ma parlare solo di patrimoniale oggi viene vissuto (anche a causa di anni di retorica di destra sull'argomento) esclusivamente come un attacco ai ricchi

Il rischio è che il passaggio sulla patrimoniale tolga luce a un ragionamento molto più sostenibile a livello di comunicazione (e anche molto più coerente rispetto all'incarico per cui la capolista del PD al Nord-Ovest si è candidata, cioè la parlamentare europea) che Cecilia Strada inserisce nella stessa dichiarazione, e cioè che non può davvero esistere un'Europa politica ed economica fino a quando ogni Stato deciderà autonomamente la sua fiscalità, con veri e propri paradisi fiscali all'interno dell'Unione e dunque con la concorrenza tra stati membri su tasse e lavoro. Servirebbero limiti minimi e massimi sulle aliquote uguali in ogni paese europeo.

Questa strategia porterà consensi alla Strada o viceversa potrebbe causare qualche mal di pancia, anche all'interno dello stesso Pd?

Potrebbero accadere entrambe le cose. Strada dice una cosa popolare nel segmento di elettorato che potrebbe votarla e, ripeto, condivisibile nei principi ma poco sostenibile a livello comunicativo senza inserirla in un contesto di riforma fiscale generale, e quindi è possibile che ne tragga vantaggio. Allo stesso tempo rischia di favorire la solita discussione, molto polarizzata, su cui la destra ha sempre avuto gioco facile, e questo potrebbe dare grattacapi al PD. E rischia di nazionalizzare ulteriormente una campagna che soprattutto da sinistra avrebbe tanto bisogno di prendere aria e rendersi davvero 'europea' sui temi di discussione.

Pare un ritorno a quella "mitica" campagna del 2007 di Rifondazione, "Anche i ricchi piangano"...

Quella storica campagna di Rifondazione è efficace, oggi come allora, perché introduce (seppur implicitamente) un tema desueto ma mai così attuale come oggi, viste le diseguaglianze presenti nel nostro paese: la lotta di classe. La differenza tra 'solo' e 'anche' (i ricchi piangano) in ogni caso è bella grande, a livello di comunicazione.