Politica
Brusca fuori, sbagliato per gli italiani. Toghe, sì alla separazione carriere
Per il 70,4% pene troppo leggere per criminali e mafiosi. 8 su 10 a favore della separazione delle carriere dei magistrati. Fiducia Draghi in continua crescita
La scarcerazione dell'ex killer di Cosa Nostra, Giovanni Brusca, non è andata giù alla maggioranza degli italiani. Per il 29,3% il pentito sarebbe dovuto rimanere in carcere magari beneficiando di altri vantaggi grazie alla sua collaborazione con la giustizia. Più duro il 26,5% secondo cui non dovrebbero essere proprio previsti benefici di alcun tipo per criminali di questa risma. A considerare giusta la scarcerazione è oltre un terzo ma solo il 5,1% la ritiene giusta in via di principio perché contrario all'ergastolo, tanto più quello ostativo. Sono alcuni dei dati raccolti dal sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra l'1 e il 3 giugno.
Dal sondaggio emerge come la maggioranza italiani (70,4%) ritenga le pene e i benefici di legge nei confronti di criminali comuni e mafiosi troppo leggere. Solo il 16,4% le considera adeguate, l'8,5% le ritiene troppo pesanti per i piccoli reati e l'1,1% troppo pesanti per tutti.
Quasi otto intervistati su dieci (78,9%) si dicono a favore della separazione delle carriere dei magistrati. Una larga maggioranza si schiera invece contro l'affermazione "ai politici non applicata la presunzione di innocenza".
La fiducia degli italiani nel premier Draghi continua a crescere settimana dopo settimana: ora è al 56,1%.