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Politica
Ultima Generazione colpisce ancora e in Germania ci scappa il morto
Clima: gli attivisti di Ultima Generazione bloccano la tangenziale est di Milano

Si sarebbe potuto sfruttare il decreto rave per estendere la fattispecie a questo tipo specifico di manifestazioni

Ci eravamo occupati di loro proprio qualche giorno fa:

https://www.affaritaliani.it/politica/roma-sotto-assedio-dagli-ambientalisti-dopo-i-rave-intervenga-piantedosi-823718.html

e chiedevamo al nuovo ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, già prefetto di Roma, di intervenire con un decreto ad hoc per mettere fine ad una attività chiaramente illegale che configura il reato di blocco stradale punito con una pena da uno a sei anni di carcere e francamente non si capisce perché non si intervenga in tal senso visto che diversi manifestanti sono stati già identificati.

In ogni caso si sarebbe potuto sfruttare il decreto rave per estendere la fattispecie a questo tipo specifico di manifestazioni che stanno cominciando a provocare la reazione violenta degli automobilisti bloccati per ore quando devono recarsi sul posto di lavoro.

Si tratta di persone provocatorie e irresponsabili che in una intervista hanno candidamente dichiarato: “Il nostro scopo è disturbare”.

Però questa volta, come avevamo preconizzato nell’articolo, c’è scappato il morto.

A Berlino, in un quartiere ad ovest della Capitale, Wilmersdorf, Ultima Generazione, nota anche per imbrattare le grandi opere d’arte mondiale, aveva lunedì scorso messo in atto una delle solite manifestazioni che però questa volta hanno bloccato non solo il traffico –l’Autostrada A100- ma anche un mezzo di soccorso che doveva liberare una ciclista rimasto incastrata sotto una betoniera.

Per colpa dei “gretini” il soccorso è arrivato in ritardo e la ciclista è deceduta.

Ora gli attivisti criminali piangono lacrime di coccodrillo e la portavoce Carla Hinrichs ha dichiarato:” Speriamo sinceramente che la sua salute non sia stata pregiudicata dal ritardo”. “Il fatto che sia stata dichiarata cerebralmente morta ci colpisce profondamente. Auguriamo ai parenti tanta forza”.

Una dichiarazione che sa anche di beffa.

Il Cancelliere del governo tedesco Olaf Scholz ha così commentato: “l’appello non può che essere che, in tutte le decisioni che le persone prendono per le manifestazioni politiche, si assicurino sempre di non contribuire a mettere in pericolo gli altri. E se questo è il caso, è molto deplorevole”.

Il Berliner Zeitung ha riportato la notizia che i due criminali di 59 e 63 anni responsabili del blocco sono stati denunciati.

La Germania intende seguire una linea dura contro l’organizzazione.

Così la ministra dell’Interno Nancy Faeser (Spd) ha dichiarato: “Se vengono commessi reati e se si mette in pericolo l’incolumità di altri cittadini, considero superato ogni limite alla protesta legittima” mentre Il ministro della Giustizia, Marco Buschmann (Fdp), ha chiesto la carcerazione immediata dei due accusati.

È la prima volta che questo tipo di manifestazioni pseudo ambientaliste e violente provocano quello che già nell’articolo precedente avevamo purtroppo preconizzato.

Presto avremo incidenti di questo tipo anche in Italia perché già a Roma non passa giorno che questa organizzazione non blocchi una strada è il Grande Raccordo Anulare. Ma iniziative analoghe dei “gretini”, come ormai vengono comunemente chiamati, si stanno diffondendo anche in altre città come Milano e Parma.

Qualche giorno fa anche il ministro Matteo Salvini aveva postato un filmato di un blocco romano.

Forse sarebbe il caso che anche Giorgia Meloni intervenisse su una questione che ha ormai travalicato i limiti del diritto di manifestare, anche per cause giuste e condivisibili. I blocchi stradali destano infatti maggiore allarme sociale e sono molto più pericolosi dei rave party.

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