Politica
Usa, il viaggio di Meloni è un rischio, Vince Trump? La pagherà
Se vince Trump le chiederebbe conto della sua vicinanza a Biden
Il viaggio di Giorgia a Washington è un grosso rischio
La Meloni sarà finalmente ricevuta giovedì prossimo a Washington dal Presidente democratico Usa Joe “Sleepy” Biden.
Ne ha dato notizia un Palazzo Chigi elettrizzato per la passerella internazionale.
Tuttavia, per lei trumpiana doc deve essere dura, ma la real politik impone sforzi e sofferenze.
La Meloni in questi anni ha creato un piccolo gioiello di equilibrio tattico e cioè è stata coraggiosamente fuori dalle coalizioni spurie che la Lega e Forza Italia hanno siglato con il centro – sinistra e poi è passata all’incasso.
Nel frattempo dall’opposizione ha pigiato i tasti del populismo sovranista soffiando voti alla Lega e poi una volta vinto ha compiuto un’inversione a 360 gradi, come direbbe lei.
Da anti – UE e anti - atlantica è diventata improvvisamente pro Ue e filo – atlantica, lasciando gli alleati di destra e i nemici di sinistra con un abbondante palmo di naso.
E poi ha avuto la “fortuna” –come del resto Zelensky- che gli sia scoppiata la guerra “giusta” tra le mani, una guerra per cui si è fiondata a mostrarsi garante di un delicato equilibrio con partiti come la Lega, con Salvini che andava sulla Piazza Rossa con la maglietta pro Putin e Forza Italia con Berlusconi che prestava il lettone sempre all’uomo forte del Cremlino.
Giorgia ha avuto la scaltrezza di presentarsi come perno inamovibile di una coalizione che altrimenti avrebbe parteggiato per i Russi e così si è resa assolutamente inamovibile.
Se la mandano via l’Italia va con Mosca, visto che il “popolo” di centro – destra e anche i suoi giornali, vedi Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro, sono tutti pro Putin.
Ma la Presidente del Consiglio –dicevamo- ha fatto un capolavoro tattico ma non strategico.
La strategia è una cosa ben più complessa della tattica perché è di lunga durata e prevede una serie di obiettivi intermedi in vista di quello finale.
E deve fare attenzione ai suoi elettori, lo zoccolo duro che l’ha votata per la sua coerenza e che ora potrebbe tornare indietro e cioè alla Lega, visto che Forza Italia sui tempi medio - lunghi dovrebbe evaporare, anche per la presenza interessata di Matteo Renzi.