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Vaccini, Speranza: schiaffo alle Regioni. "Distribuzione a livello nazionale"

Il ministro della Salute, dopo il flop degli antinfluenzali, ha deciso per l'acquisto centralizzato degli anti-Covid

Vaccini, Speranza: schiaffo alle Regioni. "Distribuzione a livello nazionale"

Il ministro della Salute Speranza non si fida più delle Regioni dopo il flop dei vaccini antinfluenzali. Nonostante le sollecitazioni del ministero ad anticipare la campagna antinfluenzale per evitare i rischi di una sovraesposizione a più virus, infatti, il processo si è rivelato lento e macchinoso. Allora per il vaccino anti-Covid - si legge sul Messaggero - la strategia cambia e le Regioni dovranno fare un passo indietro. "L'acquisto sarà centralizzato e gestito dallo Stato". I contratti sottoscritti sono numerosi e "altri saranno firmati a breve. Come Italia - ha ribadito il ministro - avremo il 13,65% dei vaccini già opzionati in sede europea".

Secondo quanto ha detto in un forum con l'Ansa il responsabile del Cts Agostino Miozzo, inoltre, - prosegue il Messaggero - "verrà valutata la possibilità dell'obbligo vaccinale per alcune categorie". La situazione dunque è articolata e non semplice da risolvere, sarebbe stato un azzardo lasciare tutto in mano alle Regioni e rischiare di "dare l'immagine a livello internazionale di un Paese che non si sa organizzare e non sa gestire la situazione", come ormai temono in molti in Parlamento. La mossa del ministero, che grazie anche allo stato di emergenza deroga a quanto previsto dal titolo V della Costituzione, è accolta con favore da più parti. L'auspicio, neanche troppo sottaciuto, tra diversi deputati e senatori è che se la gestione per l'approvvigionamento del vaccino dovesse funzionare, il modello centralizzato della sanità potrebbe essere riproposto in futuro, a emergenza finita.