Virginia Raggi assolta: "Fallita l'Opa di Salvini su Roma. Ora soldi e poteri"
Virginia Raggi al contrattacco dopo l'assoluzione
"E' fallita l'Opa di Salvini su Roma" cosi' Virginia Raggi in un intervista a Il Fatto Quotidiano. "La Lega aveva provato a lanciare un'Opa su Roma ma ha fatto veramente male i conti. Speravano di arrivare prima della scadenza della mia giunta per raccoglier ei frutti di quello che abbiamo seminato in questi due anni e mezzo. Il Carroccio ora dovrebbe pensare a rispettare il contratto di governo. Per esempio noi vogliamo piu' soldi e poteri per Roma".
Raggi spiega di aver chiesto 180 milioni di euro per rifare le strade della citta'. "Si impegnassero ad approvare un emendamento apposito alla manovra: me lo aspetto io e se lo aspettano tutti i romani". Non solo "Salvini si e' impegnato a mandare a Roma 250 uomini delle forze dell'ordine. I cittadini non si accontentano delle promesse: ci aspettiamo questo piccolo ma importante aiuto".
"Sono sempre stata convinta che mi avrebbero assolta e ho agito nell'esclusivo interesse della mia citta'. E questa convinzione mi ha spinto ad andare avanti con la serenita' di chi sa di aver fatto tutto correttamente". Cosi' la sindaca di Roma, Virginia Raggi in un'intervista a Il Messaggero. "Dopo due anni si corre, solo chi non fa non sbaglia" ha detto Raggi ieri assolta per l'inchiesta sulle nomine. "Sono stata assolta perche' i giudici hanno riconosciuto che ho sempre e soltanto lavorato per il bene della mia citta'. Siamo a meta' mandato, raccogliamo i frutti del lavoro di questi due anni e mezzo".
"Non e' passato giorno in questi due anni e mezzo che non abbia dato tutta me stessa per la mia citta'. Ho capito che un buon amministratore deve armarsi di pazienza e caparbieta' per superare ostacoli imprevisti. Daro' ancora di piu'". Sulla spazzatura, rivendica: "E' partito il nuovo modello di raccolta porta a porta, sta dando i risultati attesi. Lo stiamo estendendo, ma sono operazioni che richiedono tempo". Per velocizzare la macchina Comune la sindaca si impegna a un innesto di "nuove professionalita'". "Presto arriveranno nuovi professionisti che stiamo selezionando con una procedura pubblica. Dirigenti esterni per inserire nuova linfa in una struttura ferita dalle inchieste, paralizzata dalla paura di sbagliare e prendersi responsabilita'. E credo che sia necessario rivedere il codice degli appalti".
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