Pillole d'Europa
AIUTI PER CYBERSICUREZZA, NUOVO WELFARE, IFP, E NORME PER LE MULTINAZIONALI
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI
In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: Lei ha evidenziato tempo fa che ci sono disuguaglianze nel settore sanitario, ma ci sono anche fondi e una strategia europea? Roberta Berno
Risposta: sì. La Commissione europea ha lanciato il cosiddetto “spazio europeo dei dati sanitari (EHDS)”, che rappresenta uno degli elementi portanti dell’ Unione europea della salute. L'EHDS permetterà all'UE di compiere un enorme salto qualitativo nella modalità di erogazione delle cure sanitarie in tutti gli Stati membri: permetterà alle persone di controllare e utilizzare i propri dati sanitari sia nel proprio Stato che in altri Stati membri dell’UE, promuoverà un vero mercato unico dei servizi e dei prodotti digitali in campo sanitario e costituirà un quadro normativo coerente, affidabile ed efficiente per l'utilizzo dei dati sanitari nelle attività di ricerca, innovazione, elaborazione delle politiche e regolamentazione, pur nel pieno rispetto degli elevati standard di protezione dei dati dell'UE. Se ne parlerà anche al prossimo congresso nazionale della FEDER.S.P.e V. (Federazione Nazionale Sanitari Pensionati e Vedove) , presieduto dal presidente prof. Michele Poerio, che si terrà a Verona dal 15 al 19 giugno. Questa è l'unica associazione sindacale che non si occupa solo di titolari di pensione, ma si fa carico istituzionalmente anche dei problemi delle loro vedove, che entrano a far parte in prima persona degli Organi Direttivi dell'Associazione stessa e il congresso è giunto alla sua 57° edizione e raccoglierà esponenti di tutta Italia ed esperti a livello europeo ed internazionale come l’eurodeputata Patrizia Toia, della commissione ITRE (Industria, Ricerca, Energia) del Parlamento europeo, per parlare del nuovo welfare, delle nuove disuguaglianze nel settore sanitario in Europa, con i dati del network EuroHealthnet, e delle innovazioni e degli avanzamenti nella ricerca. Grazie all'EHDS sarà possibile accedere immediatamente e con facilità ai propri dati in formato elettronico, gratuitamente. Sarà facile condividere tali dati con altri professionisti del settore sanitario anche trovandosi in un altro Stato membro, con un forte miglioramento delle cure sanitarie. I cittadini deterranno il pieno controllo sui propri dati e potranno aggiungere informazioni, correggere i dati errati, limitare l'accesso di terzi e ricevere informazioni sul modo in cui i loro dati sono utilizzati e sulle finalità. Gli Stati membri provvederanno affinché le anamnesi, le ricette elettroniche, i referti di diagnostica per immagini e i materiali di supporto, i referti di laboratorio e le note di dimissione siano rilasciati ed accettati in un formato comune europeo. L'interoperabilità e la sicurezza diventeranno obblighi imprescindibili. I produttori di sistemi elettronici per i registri sanitari dovranno certificare il rispetto di tali standard. Per garantire la tutela dei diritti dei cittadini tutti gli Stati membri devono nominare autorità di sanità digitale. Tali autorità parteciperanno all'infrastruttura digitale transfrontaliera (MyHealth@EU) che aiuterà i pazienti a condividere i dati attraverso le frontiere. L'EHDS crea un quadro giuridico solido per l'utilizzo dei dati sanitari nelle attività di ricerca, innovazione, sanità pubblica, elaborazione delle politiche e regolamentazione. Nel rispetto di condizioni rigorose i ricercatori, gli innovatori, le istituzioni pubbliche e il settore avranno accesso a grandi quantità di dati sanitari di alta qualità, di importanza cruciale per elaborare terapie salvavita, vaccini o dispositivi medici e per assicurare un migliore accesso alle cure sanitarie e sistemi sanitari più resilienti. Per poter accedere ai dati, ricercatori, imprese o istituzioni dovranno chiedere un'autorizzazione a un organismo responsabile dell'accesso ai dati sanitari; tali organismi saranno istituiti in tutti gli Stati membri. L'accesso sarà concesso solo se i dati richiesti sono destinati a finalità specifiche, in ambienti chiusi e sicuri e senza rivelare l'identità dei singoli individui. L'EHDS utilizzerà inoltre la produttività attuale e futura dei beni pubblici digitali nell'UE, quali l'intelligenza artificiale, il calcolo ad alte prestazioni, il cloud e il middleware intelligente. Lo spazio dei dati si appoggerà anche ai quadri giuridici dedicati all'IA, all'identità digitale e alla cybersicurezza.
Domanda: si parla tanto di istruzione e formazione professionale (IFP), ma cosa sta facendo la Commissione europea in questo ambito? Nuccio Curiel
Risposta: La Commissione europea sostiene l'istruzione e la formazione professionale attraverso finanziamenti significativi, ad esempio attraverso il Fondo sociale europeo Plus (con un bilancio totale di quasi 99,3 miliardi di € per il periodo 2021-2027), Erasmus + e il dispositivo per la ripresa e la resilienza, che contempla sette settori prioritari per le riforme e gli investimenti, tra cui il settore "riqualificazione e miglioramento delle competenze". La Commissione europea promuove attivamente l'istruzione e formazione professionale nell'ambito dei suoi sforzi per l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, e in particolare del diritto all'istruzione, alla formazione e all'apprendimento permanente. Si tratta di un'azione importante anche per conseguire l'obiettivo principale del piano d'azione UE sul pilastro europeo dei diritti sociali, secondo l'impegno assunto da tutti i partner al vertice sociale di Porto almeno il 60 % di tutti gli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione. Già il 1º luglio 2020 la Commissione europea aveva proposto una raccomandazione del Consiglio relativa all'istruzione e formazione professionale per rendere l'IFP più moderna, attraente, flessibile e adatta all'era digitale e alla transizione verde. La proposta è integrata in altre iniziative della Commissione europea, quali l'agenda per le competenze per l'Europa e la comunicazione "Sostegno all'occupazione giovanile: un ponte verso il lavoro per la prossima generazione". Inoltre, nel dicembre 2021 la Commissione europea ha presentato proposte relative ai conti individuali di apprendimento e alle microcredenziali, per contribuire ad offrire alle persone maggiori opportunità di trovare offerte di apprendimento e opportunità di lavoro. Di recente si è svolta la Settimana europea delle competenze professionali in tutta l’Unione Europea dal 16 al 20 maggio. Viene organizzata ogni anno dalla Commissione europea, si tratta di un'occasione per celebrare le migliori pratiche in materia di istruzione e formazione professionale (IFP), riunendo tutti i soggetti coinvolti (autorità a livello locale, nazionale e regionale, studenti, insegnanti e organizzazioni di istruzione e formazione) per illustrare i benefici offerti dall'IFP sia ai giovani che agli adulti. L'edizione di quest'anno, la sesta, è dedicata al tema "IFP e transizione verde", per aiutare le persone ad acquisire le competenze necessarie per la transizione verde, in linea con il Green Deal europeo. E’ stata premiata la Regione Piemonte.
Domanda: l’Unione europea è contro le multinazionali? Ernesto Prandi
Risposta: diciamo che sta cercando di normare in modo congruo le multinazionali. L'obiettivo della direttiva europea approvata dal Parlamento europeo è quello di recepire nel diritto UE la riforma delle norme sulla tassazione internazionale delle società concordata dall'OCSE/G20 nel dicembre 2021. Questo accordo internazionale mira a garantire un livello minimo d’imposta del 15% per le grandi società multinazionali e costituisce un passo importante verso un sistema efficace ed equo di tassazione degli utili. Gli eurodeputati hanno approvato gli elementi principali della proposta della Commissione europea, in particolare il rispetto del calendario di attuazione proposto e il termine di attuazione fissato al 31 dicembre 2022, con l'intento di attuare la legislazione rapidamente. Si intende limitare le possibilità di abuso con l’introduzione di un articolo specifico contenente misure atte a contrastare i meccanismi di evasione fiscale.
Domanda: ci sono diversi attacchi on line, cosa fa la Commissione europea per tutelarci meglio? Rosa Tusco
Risposta: a fronte di una maggior esposizione alle minacce informatiche in Europa, la direttiva NIS 2 disciplina i soggetti di medie e grandi dimensioni che operano in diversi settori cruciali per l'economia e la società, tra cui i fornitori di servizi pubblici di comunicazione elettronica, i servizi digitali, il trattamento delle acque reflue e la gestione dei rifiuti, la fabbricazione di prodotti essenziali, i servizi postali e di corriere e la pubblica amministrazione ma, alla luce delle sempre più numerose minacce alla sicurezza emerse durante la pandemia di covid-19, regolamenta anche più ampiamente il settore sanitario, includendo ad esempio i fabbricanti di dispositivi medici. Con un ambito di applicazione più vasto grazie alle nuove norme che obbligheranno un maggior numero di soggetti e settori a prendere misure di gestione dei rischi di cybersicurezza, la direttiva contribuirà ad aumentare il livello di cybersicurezza in Unione Europea nel medio e lungo termine. La direttiva NIS 2 rende anche più rigorosi i requisiti di sicurezza imposti alle imprese, tratta della sicurezza delle catene di fornitura e delle relazioni con i fornitori e prevede che l'alta dirigenza sia ritenuta responsabile in caso di mancato rispetto degli obblighi in materia di cybersicurezza; semplifica gli obblighi di notifica, introduce misure di vigilanza più rigorose per le autorità nazionali e obblighi di esecuzione più severi e intende armonizzare i regimi sanzionatori in tutti gli Stati membri dell’Unione europea. La direttiva comunitaria contribuirà ad aumentare la condivisione delle informazioni e la cooperazione in materia di gestione delle crisi informatiche a livello nazionale e dell'UE.