Pillole d'Europa

FONDI PER IL RUOLO DEI VOLONTARI, PROGETTI EUROPEI PER SICUREZZA SUL LAVORO

Boschiero Cinzia

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI 

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda : quali sono le iniziative europee per rendere i luoghi di lavoro più sicuri? Nuccia Custeddo

Risposta:  formazione, senso di responsabilità e monitoraggio costante: questi tre elementi sono fondamentali per evitare incidenti e morti nei luoghi di lavoro. Se ne è parlato anche ad un recente incontro della ENWHP (Rete Europea Per La Promozione Della Salute Nei Luoghi Di Lavoro) a cui hanno partecipato realtà italiane ed europee, svoltosi on line il 5 settembre. Il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul luogo di lavoro riveste infatti grande importanza per l'UE fin dagli anni '80. I dati europei evidenziano che la criticità della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non sta nelle linee guida  o nei protocolli condivisi, che ci sono; non sta nei progetti,  - di cui molti sono innovativi e all’avanguardia -;  non sta nella mancanza di supporti/strumenti per la valutazione dei rischi (es. strumenti di monitoraggio etc.); la criticità non risulta neppure nei fondi, che ci sono e sono cospicui, anche per la formazione e l’aggiornamento dei lavoratori, ma sta nel non rispetto delle regole. La criticità non sta neanche nella strategia politica perché c’è il “Quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027” della Commissione europea che definisce le priorità e le azioni chiave per migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori, affrontando i rapidi cambiamenti che si stanno verificando nell’economia, nell’evoluzione demografica e nei modelli di lavoro. La Commissione europea ed il Parlamento europeo inoltre già dal 2012 avevano evidenziato la necessità di rafforzare l’attenzione degli Stati membri dell’Unione europea sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il progetto «Lavoro più sicuro e più sano ad ogni età – Sicurezza e salute sul lavoro (SLL) nel contesto di una forza lavoro che invecchia» avviato e finanziato dal Parlamento europeo e realizzato dall’EU-OSHA su delega della Commissione europea aveva raccolto i dati e le ricerche documentarie elaborate da esperti nazionali in ogni Stato,  integrate da gruppi di discussione. Inoltre erano stati raccolti una serie casi studio in diversi settori comprese le piccole imprese identificando le criticità e le best practices. L’ EU-OSHA fornisce risorse di facile utilizzo a sostegno dell’applicazione di misure di prevenzione nei luoghi di lavoro, mettendo a disposizione numerose guide scaricabili on line gratuite che aiutano a preservare la sicurezza dei lavoratori  e a sviluppare una cultura della prevenzione che rappresenta l’elemento cardine. L'EU-OSHA è l'agenzia d'informazione dell'Unione europea nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro, prepara, raccoglie, analizza e diffonde informazioni su tematiche riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL) al fine di migliorare la SSL nei luoghi di lavoro in tutto il territorio dell’Unione Europea, ha sede a Bilbao e ha un ufficio di collegamento a Bruxelles. La valutazione dei rischi è il primo passo essenziale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. L’ OiRA (Online interactive Risk Assessment, valutazione interattiva online dei rischi) facilita questo processo. Fornisce le risorse e le conoscenze necessarie per consentire alle micro e piccole imprese di valutare autonomamente i propri rischi. Disponibili gratuitamente sul web, gli strumenti OiRA sono facilmente accessibili e semplici da usare. Il software OiRA dell’EU-OSHA aiuta le parti sociali dei vari settori (le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori) e le autorità nazionali (ministeri, ispettorati del lavoro, istituti per la salute e la sicurezza sul lavoro, ecc.) a produrre strumenti settoriali di valutazione dei rischi destinati alle imprese di piccole dimensioni. Oltre alle campagne di sensibilizzazione ci sono una serie di video Napo scaricabili gratuitamente dal sito EU-OSHA che permettono alle persone di qualsiasi estrazione sociale, cultura ed età di comprendere un'ampia gamma di tematiche in materia di sicurezza e salute. Il Consorzio Napo comprende attualmente otto soci: AUVA (Austria), CIOP (Polonia), DGUV (Germania), EU-OSHA (Bilbao, Spagna), INAIL (Italia), INRS (Francia), SUVA (Svizzera) e TNO (Paesi Bassi). C’è poi Eurofound l’Agenzia dell’Unione Europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro che realizza con periodicità tre indagini paneuropee, report annuali  e ha tre osservatori contribuiscono al lavoro nei settori strategici. Inoltre il Documento di Programmazione 2021–2024 di Eurofound prevede sei aree strategiche che trovano attuazione attraverso diverse attività inerenti lo studio delle condizioni di lavoro e lavoro sostenibile. Ci sono diversi progetti cofinanziati da EaSI - programma dell'Unione europea per l'occupazione e l'innovazione sociale  che ha sviluppato un modello strutturale per la costruzione e la realizzazione di un sistema di informazione relativo alla sicurezza e alla salute sul lavoro dell'Unione Europea con indicatori condivisi.  Tra i progetti ad esempio nel settore ferroviario era stato cofinanziato dal 1 gennaio 2021 al 30 aprile 2013 un progetto europeo (budget 3 941 877,20 euro ) denominato ALARP per sviluppare un innovativo sistema automatico di sicurezza per i cantieri ferroviari (ATWS - Automatic Track Warning System) onde aumentare la sicurezza dei lavoratori che operino lungo i binari. Il sistema ALARP è formato da vari componenti: un dispositivo di allarme di presenza di un treno lungo i binari e una rete di terminali mobili wireless indossabili e a basso costo (braccialetto, orologio). Ma ci sono anche altri progetti europei come SHIFT2HEALTH che mira a sviluppare strategie nutrizionali e comportamentali per le persone ad alto rischio di obesità causata da disturbi circadiani nel mondo del lavoro con l'identificazione di biomarcatori pre-obesità e una analisi delle esigenze dei turnisti. L’inattività fisica, una delle principali cause di morte nel mondo, è molto elevata tra gli impiegati, che si stima trascorrano due terzi della giornata seduti. Inoltre la pandemia di covid-19 ha aumentato l’automazione e la digitalizzazione del lavoro e ha incrementato esponenzialmente il lavoro a distanza, un sistema che probabilmente rimarrà radicato nella società e che porta ad un aumento della sedentarietà. Diversi studi e progetti europei evidenziano gli effetti negativi del lavoro a distanza sull’attività fisica e offrono strategie per contrastarlo. Uno di questi progetti è Click2Move, un'iniziativa europea guidata dall'Università di Vic - Università Centrale della Catalogna (UVic-UCC), che mira a promuovere posti di lavoro che offrano lavoro a distanza attivo e sano formando gestori delle risorse umane, professionisti della salute sul lavoro con soluzioni innovative da attuarsi per la salute dei lavoratori.

Domanda: ci sono fondi europei per le associazioni di volontariato? Marco Saveri

Risposta: sì.  Si può presentare domanda per progetti di volontariato e di solidarietà sino al 4 ottobre 2023, ma ci saranno altre prossime scadenze anche durante il 2024. Il ruolo dei volontari è fondamentale, lo dice anche la Commissione europea. Il bando aperto è del programma comunitario per il Corpo europeo di solidarietà (2021-2027) elargisce fondi a favore di progetti di volontariato che offrano ai giovani (18-30 anni) l’opportunità di partecipare ad attività di solidarietà. Le attività di volontariato possono svolgersi nello Stato di residenza del partecipante (attività nazionali) o in uno Stato diverso da quello di residenza (attività transfrontaliere). Il volontariato può essere individuale, per una durata compresa tra 2 e 12 mesi o tra 2 settimane e 2 mesi, se coinvolge giovani con minori opportunità, oppure di gruppo, con il coinvolgimento di 10-40 giovani provenienti da almeno due Stati diversi, per un periodo compreso tra 2 settimane e 2 mesi. Senza le associazioni di volontariato il Sistema Sanitario Nazionale sarebbe già definitivamente defunto. “Il ruolo dei volontari soprattutto in questo periodo è sempre più importante nel settore Sanità,” dice Beatrice Cordero di Montezemolo, presidente della associazione CBDIN ONLUS – Associazione Carlo Besta Dipartimento Infantile Neurologico”, dal 1930 aiutiamo ad acquistare strumentazioni utili per diagnosi e cura, sempre di più ci viene chiesto di dare fondi all’IRCCS anche per spese quali l’acquisto di letti speciali per i piccoli degenti e di lavorare in rete anche con altre associazioni per unire le forze. Quest’anno raccoglieremo fondi per acquistare e donare uno  strumento importante che aumenterà la possibilità di diagnosi precoce dei tumori cerebrali pediatrici, fondamentale soprattutto in caso di tumori inoperabili e/o di mutazioni rare”. I tumori pediatrici ogni anno solo in Europa colpiscono più di 15.500 bambini e le loro famiglie, mettendo fine prematuramente a più di 2.000 vite. Leucemie, tumori cerebrali e altri tumori solidi rappresentano la principale causa di morte per malattia nei bambini al di sopra di un anno, ma al contempo sono ancora considerati malattie rare. “In tutti gli IRCCS e ospedali il ruolo dei volontari è fondamentale,” sottolinea Beatrice Cordero di Montezemolo, presidente della associazione CBDIN ONLUS,”Servono più volontari e soprattutto occorre coinvolgere i giovani. Da dopo il covid molte associazioni di volontariato, come anche la nostra, hanno fornito maggiore assistenza a pazienti e familiari con servizi gratuiti di mediazione culturale e di supporto psicologico per far fronte alle fragilità in aumento”.   La Commissione europea con il Corpo europeo di solidarietà  volontariato  offre ai giovani l'opportunità di fare volontariato anche retribuito in Italia e all’estero, di lavorare, seguire formazioni e gestire anche propri progetti di solidarietà a vantaggio della collettività in tutta l’Unione europea e forse proprio di questi giovani se ne parla troppo poco. “I volontari prestano informazione, orientamento, aiuto, ascolto, conforto ai pazienti e ai loro familiari che spesso sono portatori di bisogni che vanno ben oltre l'erogazione di una prestazione sanitaria," dice Beatrice Montezemolo,"Non può esistere cura degna di tale nome senza l'ascolto di questi bisogni. Vengono sempre più richiesti i servizi di mediazione anche telematica, la copertura di spesa di buoni pasto per i piccoli degenti, un servizio di assistenza sociale a supporto di quanto già presente nel SSN, fondi per la ricerca, e noi ci occupiamo anche della manutenzione di un giardino ‘Suor Speranza’ all’interno della Fondazione IRCCS Istituto Carlo Besta per i piccoli pazienti e molti ospedali necessitano di spazi verdi per migliorare la qualità della degenza”. Inoltre  CBDIN ONLUS, in collaborazione con Fondazione Mariani, mette gratuitamente  a disposizione presso il residence Pian della Nave a Milano  sistemazioni per le famiglie dei piccoli pazienti, vista la sempre maggiore carenza di alloggi a basso costo soprattutto in città come Milano. Ogni anno con una iniziativa all’Europark dell’Idroscalo invitiamo tutti i cittadini a “mettersi in gioco”, sostenere l’associazione e fruire di un pomeriggio di svago tutti assieme con una gustosa merenda gratuita. ‘Mettersi in gioco’ fa Bene.   Per aiutare bambini con malattie neurodegenerative, il 13 settembre tutti possiamo recarci al Luna Park a Milano idroscalo per usufruire di tutti i giochi e fare, in entrata, una donazione anche minima per l’associazione CBDIN dell’Istituto Neurologico Carlo Besta dalle 14.30 alle 19.00 a in via rivoltana 64 a Segrate (Mi). In particolare i fondi serviranno per acquistare un nuovo apparecchio, strumento importante che aumenterà la possibilità di diagnosi precoce dei tumori cerebrali pediatrici, fondamentale soprattutto in caso di tumori inoperabili e/o di mutazioni rare. Il Corpo europeo di solidarietà cofinanzia progetti di gruppi di volontariato in settori ad alta priorità ovvero progetti su larga scala e ad alto impatto inerenti attività di volontariato svolte da gruppi di giovani (almeno 5 partecipanti, di età 18-30 anni) di almeno due Stati diversi, che attuino interventi di breve durata (da 2 settimane a 2 mesi) in risposta a sfide comuni europee in settori prioritari definiti annualmente a livello UE. Per il 2023 i progetti devono concentrarsi sulle due priorità che sono soccorso alle persone in fuga da conflitti armati e altre vittime di calamità naturali o provocate dall’uomo; prevenzione, promozione e sostegno nel settore della salute. Inoltre possono essere cofinanziati progetti di solidarietà realizzati da gruppi di almeno 5 giovani (18-30 anni) di uno stesso Stato registrati al Corpo europeo di solidarietà, al fine di affrontare le principali sfide della loro comunità locale. I progetti possono durare da 2 a 12 mesi. Possono essere finanziate pure attività di volontariato nell’ambito del Corpo volontario europeo di aiuto umanitario con progetti che si svolgano in Paesi terzi in cui siano in corso operazioni di aiuto umanitario e che offrano l'opportunità ai giovani di età tra i 18-35 anni di svolgere attività di volontariato a breve o lungo termine. Le organizzazioni che intendono partecipare a progetti di volontariato, anche nel settore dell’aiuto umanitario, devono previamente ottenere il Marchio di qualità (Quality Label). Il Marchio certifica che un'organizzazione è in grado di svolgere attività di solidarietà di alta qualità nel rispetto dei principi, degli obiettivi e dei requisiti del Corpo europeo di solidarietà. E’ possibile presentare domande per ottenere il marchio di qualità per le attività di volontariato legate alla solidarietà e il marchio di qualità per il volontariato nel settore degli aiuti umanitari. I giovani che intendono partecipare al Corpo europeo di solidarietà devono registrarsi nel Portale del Corpo europeo di solidarietà. Ci si può registrare a partire dai 17 anni, ma per prendere parte a un progetto occorre avere almeno 18 anni. Più precisamente, i giovani di età compresa tra 18-30 anni registrati nel Portale possono partecipare a progetti di volontariato o presentare candidature per progetti di solidarietà. Ai progetti di volontariato nell’ambito dell’aiuto umanitario possono partecipare giovani registrati che abbiano fino a 35 anni. Il bando è aperto a organizzazioni stabilite o giovani residenti nei Paesi UE, compresi i PTOM e nei Paesi terzi associati al programma, quali Paesi EFTA/SEE (solo Islanda, Liechtenstein), Paesi candidati all'adesione all'UE (solo Turchia, Macedonia del Nord). La partecipazione ad alcune azioni è inoltre aperta anche a organizzazioni e giovani di Paesi terzi non associati al programma Le candidature per i progetti di volontariato e i progetti di solidarietà devono essere presentati all’Agenzia Nazionale del Paese del proponente (per l’Italia l’Agenzia nazionale per i Giovani). Le candidature per progetti relativi a gruppi di volontariato in settori ad alta priorità e per attività di volontariato nell’ambito dell’aiuto umanitario devono invece essere presentate all’Agenzia esecutiva EACEA. Le domande per ottenere il Marchio di qualità per le attività di volontariato solidale vanno presentate all’Agenzia Nazionale del Paese di provenienza dell’organizzazione richiedente, mentre quelle per il Marchio di qualità per il volontariato nel settore degli aiuti umanitari vanno presentate all’Agenzia esecutiva EACEA. Marchio di qualità: le domande per i marchi possono essere presentate in qualsiasi momento.