Pillole d'Europa

GIORNATA EUROPEA MIASTENIA, TUTELA MINORI, ESAP E DILIGENZA IMPRESE

Boschiero Cinzia

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI 

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: come mai è stata istituita la giornata europea della miastenia? Barbara Bertelli

Risposta:  esisteva già il 2 giugno la Giornata mondiale della miastenia e dal 2023, grazie all’impegno della Coalizione internazionale "All United for MG", di cui fa parte anche l’AIM - Associazione Italiana Miastenia e malattie neurodegerative, è stata indetta anche la Giornata Europea della Miastenia Gravis, sempre per il 2 giugno. L’obiettivo è il medesimo: si punta a  sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a questa patologia che può avere un enorme impatto sulla vita sociale, professionale e familiare dei pazienti. Il 1 giugno 2023 al parlamento europeo è stato mostrato agli eurodeputati un kit esperienziale per sensibilizzarli sui sintomi della miastenia gravis, patologia neuromuscolare autoimmune che colpisce in Unione europea  oltre 56mila persone ed in taluni casi è sottodiagnosticata, come ha spiegato all’evento al Parlamento europeo il dott. Renato Mantegazza, presidente di AIM (www.miastenia.it):”  Si tratta di una malattia invalidante, una patologia dalla diagnosi spesso difficile, per la quale ci sono centri specializzati multidisciplinari ed AIM fa parte della rete degli ERN – European Reference Network,  reti volute dalla Commissione europea che convocano gruppi consultivi "virtuali" di medici specialisti in diverse discipline, utilizzando un’apposita piattaforma informatica e strumenti di telemedicina e lavorano in networking anche con le associazioni di pazienti.   

Domanda: aumentano in Unione europea i minori che necessitano di tutoraggio, ci sono dei progetti ad hoc comunitari? Arianna Dulcesio

Risposta: è vero, sono in aumento, basta fare un esempio, a fronte di 2780 minori stranieri non accompagnati sul territorio della Regione Lombardia (dati forniti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali riferiti al mese di aprile 2023), risultano 323 tutori attualmente iscritti nell’Albo tutori del Tribunale per i Minorenni di Milano e 114 tutori iscritti nell’Albo tutori del Tribunale per i Minorenni di Brescia.  Preso atto dell’eccezionalità delle emergenze attuali, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Riccardo Bettiga ha ritenuto opportuno differire di dieci mesi il termine finale utile per la presentazione delle candidature e la scadenza è stata pertanto prorogata al 23 giugno 2024. La Commissione Europea ha adottato, tramite una Comunicazione indirizzata a Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni, una prima Strategia dell'Unione europea sui diritti delle persone di minore età per il periodo 2021-2024. La Strategia, ancorata alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e ai suoi protocolli opzionali, nonché alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, si colloca nel solco di precedenti comunicazioni della Commissione europea sui diritti dei minorenni. Tra le azioni chiave prospettate dalla Commissione europea, vi sono l'adozione del Sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili (European Child Guarantee), volto a garantire misure specifiche per minorenni a rischio di povertà o esclusione sociale, e la Piattaforma europea per la partecipazione dei bambini e ragazzi (EU Children's Participation Platform), entro cui far convergere i meccanismi di partecipazione delle persone di minore età esistenti a livello locale, nazionale e sovranazionale e per coinvolgere ragazze e ragazzi nei processi decisionali dell'Unione europea. La Commissione europea ha pubblicato anche una versione semplificata della Strategia per bambini e ragazzi, al momento disponibile solo in lingua inglese. Il problema aperto è quello dell’afflusso di minori non accompagnati, spesso analfabeti e della mancanza di strutture e di servizi ad hoc per le loro esigenze, della mancanza di operatori adatti e della carenza di mediatori culturali.  

Domanda: cos’è l’ESAP? Veronica Barsi

Risposta: Il punto di accesso unico europeo (ESAP), nel quadro dell'azione 1 del piano d'azione per l'Unione europea dei mercati dei capitali significa un punto di accesso unico alle informazioni finanziarie e in materia di sostenibilità disponibili al pubblico riguardanti le imprese e i prodotti di investimento dell'Unione Europea. L'accesso gratuito, di facile utilizzo, centralizzato e digitale alle informazioni finanziarie e in materia di sostenibilità rese pubbliche dalle imprese europee, comprese le piccole imprese, faciliterà il processo decisionale per un'ampia gamma di investitori, compresi gli investitori al dettaglio. Aumentando la circolazione delle informazioni, anche a livello transfrontaliero, incrementando l'uso digitale di tali informazioni, con l'ESAP  si intende promuovere l'integrazione dei servizi finanziari e dei mercati dei capitali all'interno dell'Unione europea e contribuire al conseguimento degli obiettivi della strategia europea in materia di finanza digitale. L'ESAP fornisce accesso alle informazioni già disponibili al pubblico in applicazione delle direttive e dei regolamenti europei pertinenti. Le informazioni in materia di sostenibilità sono rese disponibili già nella fase iniziale dell'ESAP, a sostegno degli obiettivi del Green Deal europeo. Inoltre c’è una “diligenza” dovuta degli amministratori e per facilitare l'accesso degli investitori, le informazioni sulla politica della diligenza dovuta di una società saranno disponibili anche sul Punto unico di accesso europeo (ESAP). Il Parlamento europeo ha chiesto norme per una maggiore responsabilità alle imprese e una legislazione obbligatoria in materia di “diligenza dovuta”