Pillole d'Europa
PROGETTI E FONDI PER ENERGIA, DECARBONIZZAZIONE, SALUTE OVER 60
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI
In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: ci sono studi europei su eventuali correlazioni tra la menopausa e le patologie oculari? Giada Fusco
Risposta: sì. Ci sono studi europei della Società Europea per la Menopausa e l’Andropausa (EMAS) che è la principale società internazionale che promuove la salute delle donne e degli uomini in età di mezza età e oltre; con membri attivi in tutto il mondo e oltre quaranta società scientifiche affiliate. Inoltre sono stati presentati a Roma il 31 maggio i dati degli studi più recenti europei ed internazionali inerenti le correlazioni tra la menopausa e le patologie oculari grazie ad un evento scientifico multidisciplinare realizzato dalla Società Scientifica GOAL (Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi) e svoltosi presso la Casa dell’aviatore alla presenza di esperti italiani ed esteri di varie discipline medico-scientifiche che si sono confrontati su vari temi. “Proponiamo per questo dei team ‘pro-menopausa’ e in futuro ‘ pro-andropausa’ territoriali, nazionali, per una migliore diagnosi precoce ed un uso più oculato dei farmaci e delle loro interazioni in queste delicate fasi di vita. Occorre evitare che si arrivi a situazioni tardive di diagnosi di patologie oculari che siano strettamente legate a scompensi ormonali nell’età tardiva; i sintomi vanno conosciuti, diagnosticati in modo precoce e ben monitorati nel tempo”, dice il dott. Danilo Mazzacane, segr. gen. Goal,” A livello europeo ed internazionale ci sono nuove evidenze scientifiche relativamente alla menopausa che spiegano come sia necessario un approccio tra più specialisti per curare al meglio le donne. Non vanno sottovalutate ad esempio le valutazioni delle vampate, del legame tra la lassità palpebrale e altri disturbi della menopausa, come il russamento, che sono correlate spesso a problemi vascolari e cardiologici. I fattori di comorbidità sono presenti anche nel glaucoma nel periodo della menopausa. Le apnee notturne sono correlate a retinopatia diabetica, ad occlusioni venose retiniche, a otticopatie ischemiche, come evidenziato negli studi presentati dagli esperti”. L’evento nazionale di aggiornamento professionale interdisciplinare GOAL è stato organizzato in collaborazione con la Società italiana Menopausa, con la Società Italiana Ginecologia Terza Età e, in particolare, grazie al connubio, consolidato negli anni, con la Sanità Militare. Vi hanno partecipato oltre un centinaio di medici oculisti, oftalmologi, ortottisti, ma anche ginecologi, endocrinologi, otorini, neurologi, psichiatri, medici chirurgici di tutte le specializzazioni provenienti da tutta Italia e anche dall’estero il Generale di Corpo d’Armata Vito Ferrara, Ispettore Generale della Sanità Militare sottolinea:” Come Sanità Militare siamo presenti in Italia e abbiamo diverse missioni in atto in Stati extraeuropei a supporto della salute delle donne. In questo evento scientifico abbiamo presentato dati su progetti di screening ad esempio a favore delle donne musulmane che stanno dando buoni risultati anche socioculturali.” Il prof. Marco Gambacciani, tesoriere della Società Italiana Menopausa, ha illustrato evidenze scientifiche europee e dice: ”Occorre combattere le fake news e ribadire che le nuove evidenze scientifiche provano come le terapie sostitutive siano salutari, siano un fattore protettivo conclamato, siano consigliate e adatte a tutte le donne; le terapie sostitutive possono essere personalizzate e il fattore di rischio, nel loro utilizzo, relativo a tumori al seno, è molto ridotto, stando ai recenti studi europei (ridotto allo 0,79 per cento) ed internazionali. Le terapie sostitutive in menopausa se le conosci, non le eviti e questo dobbiamo ribadirlo alle pazienti”. Di recente è stato pubblicato uno studio su PubMed intitolato “Sesso ed età interagiscono nel leggere la mente negli occhi” in cui si è utilizzato il test “Leggere la mente negli occhi” (RMET) che misura la capacità di identificare gli stati mentali dalla regione degli occhi del viso. Inoltre è attivo un progetto di ricerca Horizon intitolato “Mantenere la vista quando gli occhi invecchiano”. L’abbassamento della vista è una conseguenza naturale dell’invecchiamento. La presbiopia è una particolare condizione oculare che può colpire chiunque dopo i 45 anni, ostacolando la capacità di messa a fuoco e portando alla cataratta (l'opacizzazione del cristallino) più avanti nella vita. Il progetto europeo, chiamato PRESBYOPIA, sta ricercando tecniche non invasive per studiare le proprietà strutturali dell’occhio e comprendere meglio la meccanica visiva del cristallino. L’obiettivo è curare la condizione sviluppando lenti intraoculari bio-ispirate che possano imitare la capacità di messa a fuoco dinamica e continua dell’occhio. Queste lenti sostitutive dovrebbero quindi essere sufficientemente flessibili e sofisticate da imitare la struttura del cristallino di un occhio giovane. Il team del progetto comprende fisici, scienziati visivi, ingegneri dei materiali e biomeccanici, esaminando la capacità dell’occhio di cambiare forma per mettere a fuoco oggetti vicini e lontani e chiarendo i meccanismi che guidano la presbiopia, inclusa la perdita di elasticità del cristallino.
Domanda: come si stanno muovendo in Italia i grandi player per la decarbonizzazione per allinearsi all'Unione europea? Nerina Chioppe
Risposta: per raggiungere il target 2030 l’Italia deve ridurre le emissioni di CO2 di 125 milioni di tonnellate equivalenti. I settori che dovrebbero contribuire maggiormente sono i trasporti, l’edilizia residenziale, commerciale e dei servizi pubblici. Occorre tenere presente il ruolo dei pilastri delle tecnologie abilitanti la decarbonizzazione (energie rinnovabili, infrastrutture di rete, efficienza energetica, mobilità sostenibile, comunità energetiche, economia circolare). Le prime otto imprese energetiche italiane (Enel,Eni,Snam, Terna, Edison, A2A, Hera e Iren) hanno registrato un aumento dei ricavi del 37,1 per cento tra il 2018 e il 2023 , poi scesi del 30,2 per cento a fine 2023 a causa della diminuizione dei prezzi energetici. La produzione di energia elettrica in Italia nel 2023 è stata soddisfatta principalmente da fonti non rinnovabili, ma è in crescita la produzione da fondi rinnovabili: energia idroelettrica( + 42,1 per cento vs. dicembre 2022), eolico (+40,2 per cento), fotovoltaico (+ 41,1 per cento). Sono in atto diversi investimenti. Enel X partecipa al progetto europeo InterSTORE, finalizzato a testare e sviluppare un software innovativo e open source che ottimizzi la gestione dei processi di stoccaggio dell’energia, migliorando l’efficienza energetica delle case private e delle industrie. InterSTORE - acronimo di Interoperable open-source tools to enable hybridisation, use, and monetization of storage flessibility - è finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Horizon, con risorse complessive pari a oltre 3,5 milioni di euro. Prevede lo sviluppo di un’architettura IT che faciliti l’integrazione dei sistemi di accumulo di energia, in ambito industriale e domestico, rendendoli più efficienti grazie all’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale e all’interoperabilità dei dati.
Terna, ad esempio, in qualità di Transmission System Operator (TSO) sta ridisegnando una rete in grado di sostenere la progressiva decarbonizzazione e una sempre maggiore integrazione delle rinnovabili e punta a garantire al tempo stesso efficienza e sicurezza degli approvvigionamenti. Terna ogni due anni predispone un Piano di Sviluppo decennale in cui descrive gli obiettivi e i criteri in cui si articola il processo di pianificazione della rete elettrica di trasmissione nazionale. I punti cardine del Piano di Sviluppo sono: abilitare il conseguimento degli obiettivi europei del pacchetto “Fit-for-55” (che prevede una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto ai livelli del 1990), favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili, sviluppare le interconnessioni con l’estero, aumentare il livello di sicurezza e resilienza del sistema elettrico e investire sulla digitalizzazione della rete. Prevede oltre 21 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni per accelerare la transizione energetica, favorire la decarbonizzazione del Paese, ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere e rendere il sistema elettrico italiano sempre più sostenibile sotto il profilo ambientale. Calcolando l’intera vita delle opere inserite in questo Piano di Sviluppo, oltre l’orizzonte decennale, l’ammontare complessivo degli investimenti supererà i 30 miliardi di euro. In aggiunta agli interventi di sviluppo già previsti, come il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link, Terna ha pianificato cinque nuove dorsali elettriche funzionali all’integrazione di capacità rinnovabile per un valore complessivo di circa 11 miliardi di euro. In sintesi, Terna realizzerà un’imponente operazione di ammodernamento di elettrodotti già esistenti sulle dorsali est e ovest del Paese, fino alle regioni del Sud e le isole, accompagnata da nuovi collegamenti sottomarini a 500 kV. In questo modo aumenteranno le prestazioni di queste linee, riducendo al minimo il loro impatto ambientale, e trasferendo sempre più potenza generata da rinnovabili nel sud Italia verso le zone di carico del Nord. Con Hypergrid sarà possibile raddoppiare la capacità di scambio tra zone di mercato, passando dagli attuali 16 GW a oltre 30 GW. In aggiunta, lo sviluppo delle dorsali in corrente continua consentirà di minimizzare il consumo di suolo e l’impatto sul territorio. Terna sta lavorando ad un “ponte energetico” sottomarino da 600 MW in corrente continua per collegare l’Italia e la Tunisia: il progetto Elmed sarà realizzato da Terna e dal gestore della rete elettrica tunisina STEG, comprenderà oltre 200 km di cavi elettrici sottomarini, per un investimento complessivo di 850 milioni di euro. Questo collegamento beneficerà di fondi comunitari per oltre 300 milioni di euro: una decisione storica, visto che per la prima volta i fondi europei “CEF” (Connecting Europe Facility) sono stati assegnati a un’opera infrastrutturale sviluppata da uno Stato membro e da uno Stato terzo. L’interconnessione collegherà le reti di trasmissione dell’Europa e del Nord Africa per un futuro energetico sempre più sicuro.
Domanda: siamo una onlus e vorremmo fare un progetto per sensibilizzare sui valori europei e per formare i cittadini di oggi e di domani, ci sono dei fondi comunitari a cui potremmo attingere ? Aurelio Baratti
Risposta: sì, ci sono diversi fondi per sostenere progetti di formazione e di sensibilizzazione sui valori europei, come il programma Cerv. E' aperto un bando nel quadro del programma europeo denominato “Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV)” con scadenza al 18 settembre. Il bando ha un importo totale che ammonta a sedici milioni di euro, cofinanzierà progetti nazionali o transnazionali su vari ambiti quali 1. Capacity building e sensibilizzazione sulla Carta dei diritti fondamentali dell'UE ( rif. CERV-2024-CHAR-LITI-CHARTER) in cui i progetti dovranno realizzare attività di capacity building e di sensibilizzazione sulla Carta in generale, oppure concentrarsi su specifiche questioni quali diritti sanciti dalla Carta e consapevolezza del campo di applicazione della Carta; protezione dei diritti fondamentali nell'era digitale; 2. Promuovere i diritti e i valori potenziando lo spazio civico (rif. CERV-2024-CHAR-LITI-CIVIC)- progetti per promuovere i diritti e i valori europei e per creare un sistema di monitoraggio regolarmente dell'ambiente in cui operano le organizzazioni della società civile nei contesti nazionali, basato sugli indicatori dell'Agenzia per i diritti fondamentali relativi alla riduzione dello spazio civico e sui dati delle organizzazioni. Ogni progetto proposto, potrà, se selezionato, ottenere un contributo da parte della Commissione europea sino alla copertura del 90 per cento dei costi. Possono presentare progetti ong, enti privati, pubblici, realtà con sede legale in uno degli Stati membri dell'Unione europea. La sovvenzione richiesta non può essere inferiore a 75mila euro.