Dalla smart city alla sensible city. Città che non si fermano di fronte alle disabilità - Affaritaliani.it

Il Sociale

Dalla smart city alla sensible city. Città che non si fermano di fronte alle disabilità

La sclerosi multipla con le sue differenti forme e i diversi gradi di disabilità rappresenta un paradigma di tutte le grandi disabilità, causate da patologie invalidanti o dal naturale invecchiamento della persona. In quest’ottica, sono  molteplici le situazioni che possono portare un cittadino a vivere il contesto urbano come minaccia, con conseguente possibilità di cadere nella spirale dell’isolamento.

La tecnologia, l’online e il mondo del digitale, secondo i risultati presentati da Eurisko, contribuiscono a creare nel disabile e nei famigliari la sensazione di casa come nido sicuro rispetto all’ambiente esterno. Questo confort domestico rischia però di trasformare le mura di casa in una “prigione dorata”. Ancora poco espresse secondo i malati e i loro famigliari le potenzialità delle nuove tecnologie se applicate a rendere la città ad “accessibilità totale”. 

“Il mondo dei dati in tempo reale - racconta Carlo Ratti, Direttore del MIT Senseable City Lab di Boston - sta trasformando le nostre città. Una città intelligente non è fatta di tecnologia, ma di cittadini che svolgono un ruolo essenziale: la funzione cardine di raccogliere, condividere ed elaborare dati. I cittadini connessi sono il motore del cambiamento del tessuto urbano per la città del domani.”

Proprio in questo senso si articola il concetto di innovazione nelle “Sensible city”, dove la tecnologia è sempre il mezzo per garantire il Ben-Essere e migliorare quindi la vita di tutti i cittadini. “L’ingegneria della consapevolezza - spiega Alberto Sanna, Direttore del Centro di Ricerca sulle Nuove Tecnologie per la Salute e il Benessere dell'Ospedale San Raffaele di Milano - intesa come disciplina che nasce dall'incrocio tra ricerca scientifica, medicina, nuove tecnologie e design, ha l’obbiettivo di trasformare la città in un ecosistema che favorisce il Ben-Essere fisico, psichico e sociale di individui e collettività, attraverso la adattabilità e la personalizzazione di tutti gli aspetti della vita quotidiana. L’ambiente urbano diventa dunque il laboratorio di una collaborazione pubblico-privato e individuo-collettività che trasforma il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa in una vera e propria Innovazione Sociale d’Impresa."

“È importante mettere in campo ogni genere di iniziative e azioni per agevolare le persone con ogni forme di disabilità e in quest’ottica anche le tecnologie più innovative possono svolgere un ruolo fondamentale – ha dichiarato Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute -. Come Comune promuoviamo quella rete di tutti i soggetti che operano sul territorio che, insieme costituiscono la rete per la cura della persona che può davvero fare la differenza sia sul piano dell’assistenza che su quello della prevenzione e dell’informazione”

Secondo Biogen -  conclude Giuseppe Banfi, Amministratore Delegato di Biogen -  la scienza deve portare una significativa differenza nella vita delle persone, proprio per questo abbiamo pensato fosse importante, in un momento in cui Milano è al centro dell’interesse del mondo, sollevare il tema di come ricerca scientifica, medicina, nuove tecnologie e design possano mettersi al servizio di persone affette da patologie ad alto impatto sociale, non solo nella dimensione clinica, ma anche in quella sociale.”