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Berrettini: "Stavo per ritirarmi, poi così sono rinato. Sinner? Migliore al mondo non solo a tennis..."
Dopo un anno tormentato il tennista romano è tornato protagonista nella vittoria dell'Italia in coppa Davis
Tennis, Berrettini racconta le difficoltà e poi la rinascita: "Stavo per mollare..."
Matteo Berrettini adesso può dirlo: "Sono rinato". Dopo il secondo successo consecutivo in coppa Davis per l'Italia, questra volta anche con la sua firma, il tennista romano può finalmente mettersi definitivamente alle spalle tutte le difficoltà. "Se potessi mandare un messaggio al Berrettini del 2023 - spiega il tennista a Il Messaggero - gli direi di non mollare. Allora era stato bello, ma anche surreale, ero a Malaga ma solo da tifoso, mi ero anche chiesto: "Ma perché sono qui?". Non facevo davvero parte della squadra ma Sonego, primo fra tutti, mi aveva chiesto di mettermi in prima fila per trasmettere la mia energia. Quelle emozioni sono state la benzina per allenarmi da lì in poi e ricaricare le motivazioni".
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Berrettini poi parla della sua amicizia con Jannik Sinner: "È stata immediata e diretta. Non ha maschere, è il ragazzo semplice e solare che vedete. Ha giocato una delle migliori stagioni di sempre del tennis, è il migliore del mondo, ma è anche il più umile. Contro l'Argentina - svela Berrettini a il Messaggero - prima di scendere in campo in doppio con me ha chiesto a tutta la squadra se gli andasse bene la decisione. Ha mostrato un grandissimo rispetto". Berrettini parla anche dei suoi prossimi obiettivi. "Per il prossimo anno ho tanti obiettivi e tanta voglia. Sarà molto difficile ma ho ancora voglia di sognare. Mi alleno duramente per vivere questi momenti. Ne ho avuto altri in cui ho pensato al ritiro: avevo la sensazione che il mio fisico non mi supportasse più, mi sentivo debole. Poi mi sono accettato".