Cassano: "Verona, Bologna e Udinese mi intrigano. Sampdoria? Ecco la verità"
Cassano a ruota libera tra Sampdoria e il ritorno in serie A (o B)
Cassano: "Verona, Bologna e Udinese mi intrigano"
"Sto bene. Mi alleno ogni giorno per restare in forma. Soprattutto non voglio prendere peso. Voglio ripartire tra un paio di mesi. Lo stimolo è tanto forte e grande che appena riparto, volo. Verona in Serie A mi intriga molto. Come il Bologna o l'Udinese. L'importante è che sia in A, voglio dimostrare a tutti che posso ancora fare la differenza". Lo ha spiegato Antonio Cassano a Il Secolo XIX.
Cassano: "Entella unica eccezione per la B"
L'Entella? "Ecco, l'unica eccezione per la B. Ho un rapporto di grande stima, amicizia e affetto con il presidente Gozzi. Mi ha fatto proposte molto importanti per il presente e per il futuro. Portare l'Entella in A sarebbe l'unico miracolo che posso ancora compiere per chiudere il cerchio della mia carriera".
Cassano: "Sampdoria? Ecco cos'è successo"
"Per me la Sampdoria ha rappresentato tutto fino al 29 ottobre 2010 (giorno della lite con Garrone, ndr). Per come mi hanno trattato dopo, sono contento che la storia si sia chiusa definitivamente. Ferrero e Romei? Ferrero si conosce, oggi ti dice una cosa, domani un'altra. Non posso avercela con uno così. Romei, che secondo me è il vero presidente della Samp e gliel'ho pure detto, invece un pochino c'entra. Era entrato nello spogliatoio dopo il derby e aveva detto 'giocate come se non vi pagassero gli stipendi'. In faccia a me. Cercava una mia reazione, e l'ha avuta... e l'ho pagata sulla mia pelle. Come sempre".
Cassano, la Sampdoria Primavera e... Giampaolo
"Per Ferrero e Romei potevo allenarmi ancora con la Primavera. E io ero pronto anche ad andare a cambiarmi nello spogliatoio della Primavera, se ero così ingombrante... A questo punto deduco che sia stato Giampaolo a non volermi. No, non ho chiarito e non mi interessa chiarire. I tifosi? Non ho mai cercato l'amicizia dei tifosi, perchè mi piace farmi apprezzare solo per quello che faccio sul campo. Ancora oggi mi fermano in tanti per la strada, per ringraziarmi. Quanto agli altri, che si rivedano le partite di quei tre anni e mezzo" conclude Cassano. "Mi sa che anche loro hanno festeggiato per i miei gol".