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Conte ha spiegato agli azzurri come calciare i rigori contro Neuer?
E la retorica sui pianti di Buffon e Barzagli? Il commento a mente fredda su Italia-Germania
A vedere i rigori degli azzurri sconfitti dalla Germania agli Europei in corso in Francia, viene il sospetto che non si sia spiegato come calciarli nella porta difesa da Manuel Neuer. Il che sarebbe grave errore, a maggior ragione perché commentatori, media e italiani hanno esaltato questa nazionale e il suo allenatore Antonio Conte, nonostante l’eliminazione della squadra storicamente tra le più forti al mondo.
Anche un profano capisce che con un portiere alto 1,93, che saltella agitando le braccia, che avanza riducendo lo specchio della porta, con una capacità di concentrazione e condizionamento mentale dell’avversario secondo i migliori crismi della comunicazione manageriale, si segna prendendo la ricorsa, non guardandolo negli occhi, provando a essere più freddi di lui, calciando o centralmente o vicino ai pali, alto o basso è secondario, a seconda di come si muove, se sta fermo o si butta a destra o a sinistra. Se ciò è stato spiegato, se non altro Simone Zaza, fautore della rincorsa-balletto ripresa in tutti i modi sul web, era distratto.
A ciò si aggiungano la retorica, i pianti di Gianluigi Buffon e Andrea Barzagli - il che ci può stare visti emozione e stress - e il presidente della Fgci Carlo Tavecchio che parla di “autostrada tracciata” e definisce “mistico” il ct Conte quando prepara la partita. Mistico “pragmatico” dal momento che se ne va al Chelsea in cerca di nuove motivazioni interrompendo un progetto. Ma già lo stesso Conte dice che non è un addio ma un arrivederci, così trasmettendo idea di disordine - andarsene dicendo “Chissà magari torno” - circa il futuro dell’autostrada tracciata secondo Tavecchio.
Ernesto Vergani