Fognini: "Medaglia olimpica? Vale più di Wimbledon". E su Flavia Pennetta...
Fabio Fognini si confessa con Affari: da Londra 2012 all'Olimpiade di Rio, passando per Flavia Pennetta, Moya e ... l'intervista
"Uno Slam come Wimbledon o la medaglia olimpica? Senza dubbio la seconda, vincere per l'Italia è qualcosa di unico". Parola di Fabio Fognini. Il talento del tennis italiano si confessa con Affari. A Londra 2012 fu protagonista contro Nole Djokovic: "Vinsi il primo set, poi sospesero per pioggia e quando rietrammo rimasi negli spogliatoi", scherza. Su Flavia Pennetta: "Sa spronarmi e consigliarmi". E poi...
ECCO L'INTERVISTA A FABIO FOGNINI
Un trionfo in uno Slam come Wimbledon o una medaglia alle Olimpiadi: se dovessi scegliere cosa preferiresti?
"Non avrei dubbi: la medaglia olimpica. Senza nulla togliere all’importanza e al prestigio di tornei come Wimbledon, indossare e onorare la maglia azzurra, giocare e vincere per il tuo Paese è qualcosa di unico e indescrivibile".
Che ricordi hai delle Olimpiadi di Londra 2012 tra il match con Djokovic e la "vita" olimpica?
"Sicuramente mi porto un bel ricordo, vinsi anche il primo set, poi sospesero per pioggia e quando rientrammo… io rimasi negli spogliatoi; scherzi a parte è stata la mia prima Olimpiade e ho un ricordo speciale che porterò sempre con me".
C'è qualche atleta che ti piacerebbe conoscere nel Villaggio Olimpico?
"Al momento non me vengono in mente. Ma sono sicuro che una volta a Rio ci sarà modo di conoscerne parecchi".
Come cambierà la tua vita di atleta e privata dopo le nozze con Flavia Pennetta?
"La mia vita rimane uguale. Flavia, adesso ha più tempo a disposizione e, quando vorrà, mi seguirà. Avere lei al mio fianco è qualcosa di molto importante per me, perché sa spronarmi e consigliarmi".
In prospettiva nel medio periodo nel tennis mondiale vedi degli eredi di Djokovic, Federer e Nadal?
"Ci sono tanti ragazzi bravi, tra questi Kyrgios, Thiem, e Zverev, ma non so se potranno diventare gli eredi di questi 3 personaggi che hanno riscritto la storia del tennis".
Chi è stato il tennista che ti ha ispirato di più da giovane e chi è il tuo modello attuale?
"Il mio modello è sempre stato lo spagnolo Carlos Moya. Adoravo il suo stile ed il suo modo di giocare; appena possibile cercavo sempre di vedermi un suo match o allenamento".
Che tipo di alimentazione e dieta segui per avere la forma migliore sul campo?
"Non seguo una dieta rigida come molti potrebbero pensare. Cerco di variare gli alimenti senza mai strafare. Penso che sia importante un’alimentazione sana a prescindere che sia un atleta professionista o no. Faccio comunque molta attenzione a tener sotto controllo il peso, è fondamentale nella mia preparazione".
Come mai hai scelto Herbalife?
"Ovviamente già conoscevo il marchio, anche per il passaparola tra “colleghi”. Si tratta di un’azienda seria, di altissimo livello e riconosciuta in tutto il Mondo, i cui prodotti sono testati, certificati e garantiti anche dal CONI.
Credo, inoltre, che un atleta professionista di alto livello debba avere un partner di pari livello"