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Superlega, il governo a difesa dell'Uefa: Draghi in campo contro Agnelli

Il governo Draghi scende in campo a difesa della Uefa e contro la Superlega. La svolta è arrivata in serata dopo una lunga riflessione. Secondo quanto reso noto da Palazzo Chigi, il governo ha deciso di costituirsi a difesa della federcalcio europea nel giudizio sulla Superlega incardinato presso la Corte di Giustizia Europea.

Una presa di posizione che era stata auspicata e sollecitata per tutto il giorno anche da Figc e Lega Serie A. "Auspico che avvenga entro oggi per non porre il nostro Paese al di fuori di un consesso molto ampio di Stati che supportano la Uefa in quella che riteniamo sia una battaglia di principio a difesa di un sistema calcistico aperto e meritocratico", ha detto il presidente federale Gabriele Gravina a margine della Giunta Coni.

"Mi sono detto cavolo, cosa è questa cosa? Ho fatto il punto con Gravina. Era dispiaciuto, amareggiato e sorpreso. Il governo peraltro fu estremamente poderoso e schierato contro questa situazione e dunque mi sembrerebbe un controsenso non farlo", le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò. Il pressing a quanto pare è servito. La presa di posizione del governo arriva proprio nel giorno in cui a Milano va in scena anche l'Assemblea generale delle leghe europee riunite da due giorni all'Hotel Principi di Savoia. L'associazione che riunisce oltre 39 campionati nazionali europei ha ribadito il no alla riforma dei calendari internazionali prospettati dalla Fifa con l’organizzazione dei Mondiali di calcio ogni due anni e non più ogni quattro come avviene ora.

“Rifiutiamo in toto e fermamente la proposta della Fifa, ne abbiamo discusso anche direttamente con loro. Ci sarebbero ripercussioni a livello sportivo e finanziario per i club, per i calciatori e per le leghe domestiche”, ha dichiarato Jacco Swart, managing director dell’European Leagues. “I Mondiali e le altre competizioni Uefa e Fifa devono essere confermate con l’attuale programmazione, se devono avere luogo alcuni cambiamenti li prenderemo in considerazione sempre nell’interesse dei nostri membri”, ha dichiarato ancora Swart. Sull’argomento è intervenuto a margine dell’assemblea anche l’ad della Lega Serie A Luigi De Siervo, secondo cui "serve un maggior rispetto dei tifosi, dei calciatori e degli imprenditori che sono quelli che pagano gli stipendi dei giocatori”.

 


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