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Inter, 5° vittoria. Col Verona decide Felipe Melo. "Me ne frego di..."

Sotto gli occhi di Thohir, l'Inter suona la quinta. Cinque vittorie su cinque per i nerazzurri, che restano da soli in testa a punteggio pieno dopo aver superato 1-0 il Verona: decide Felipe Melo, per l'Hellas una traversa di Sala.Mancini ritrova Miranda ma perde Murillo e conferma Medel in difesa, ancora panchina per Brozovic mentre in avanti la novita' e' Ljajic, al fianco di Icardi con Perisic alle spalle.Mandorlini, senza Toni, Marquez e Hallfredsson, si presenta a San Siro con un 3-5-2 che vede Bianchetti, Moras ed Helander davanti a Rafael, Viviani in regia e davanti il duo Pazzini-Gomez. L'Inter soffre le iniziative sulla sinistra di Sala mentre piove sul bagnato in casa Verona: al 20' si fa male anche Pazzini, al suo posto Siligardi. Perisic spreca dopo un rimpallo fortunato, alla mezz'ora bel colpo di testa di Icardi e brivido per Rafael ma e' l'Inter poi a rischiare quando, sul cross di Pisano, Gomez non trova per un soffio l'impatto con la palla a due passi dalla porta di Handanovic. La risposta nerazzurra e' una sforbiciata di Kondogbia con palla alta, poi assalto finale ma muro gialloblu' che regge. Nella ripresa la musica non cambia ma fra il 10' e l'11' la svolta: prima trema Handanovic quando, sul bel lancio di Greco, il sinistro di Sala si stampa sulla traversa a portiere battuto, poi il vantaggio dell'Inter con Melo, che su angolo dalla sinistra trova l'incornata vincente. Entrano Jovetic e Biabiany per Ljajic e Kondogbia e l'ex City serve una palla magica a Perisic ma Rafael si salva. Poi doppia chance per il Verona con Siligardi ma il suo primo sinistro finisce fuori, il secondo e' troppo centrale. Inter in sofferenza ma altra vittoria in cassaforte.

Felipe Melo "me ne frego di quello che dicono gli altri. Amo questo club da tanti anni anche se non ho giocato qui"- "Di quello che dicono gli altri non mi frega niente, sono felice di essere in questo club che ormai amo da tanti anni anche se non ho giocato qui. Ora lotto per questo club che mi ha aperto questa porta". Felipe Melo, match-winner della sfida contro il Verona, risponde cosi' alle critiche. "Abbiamo la testa sul campionato - aggiunge il brasiliano - Ho gia' detto che non e' importante cominciare bene il campionato ma finire bene.Giocare oggi contro una squadra con tutti dietro non era facile ma sono tre punti migliorati". Melo pero' sa che "dobbiamo migliorare, per vincere il campionato questo non basta ma stiamo lavorando e si sta creando una grande famiglia".

LE PAGELLE DELL'INTER  di twitter11@LorenzoLamperti

HANDANOVIC 6. Battuto dal tiro da fuori di Sala, ma la traversa lo salva. Poi fa tutto da solo su Siligardi.

SANTON 5. Partita generosa ma piena di errori tecnici in fase di impostazione. Ed è troppo timido quando arriva in zona cross.

MIRANDA 6,5. Gioca con grande sicurezza. Meno vistoso ma anche con meno amnesie e più esperienza di Murillo.

MEDEL 6. Rischia di farsi fischiare un rigore contro quando interviene in maniera un po' irruenta su Gomez. Per il resto da centrale difensivo sinistro sbaglia, ancora una volta, molto poco.

TELLES 6,5. In fase difensiva è da rivedere, ma ha davvero un bel piedino. E' lui a dare il giro giusto al corner che porta al gol partita. Bene anche nell'uno contro uno. (RANOCCHIA s.v.)

GUARIN 4,5. Il gol nel derby aveva illuso qualcuno, ma il colombiano è sempre il giocatore discontinuo e indisciplinato di prima. Caterva di errori in fase d'appoggio, irritante quando cerca il tiro da distanza siderale.

FELIPE MELO 6,5. Partita svagata nel primo tempo, puntuale nella ripresa. Si va a prendere il lusso di decidere la gara con un'imperiosa zuccata, poi spende un sacrosanto giallo per fermare un contopiede avversario. In questo momento è il cervello della squadra.

KONDOGBIA 5. Qualcosa meglio di Guarin quantomeno in fase di pressing ma per il resto il giudizio è lo stesso. Sbaglia molto, spesso è tagliato fuori a causa di posizionamenti sbagliati. E pure lui ogni tanto prova a tirare da casa sua. (BIABIANY 6. Rientro in campo da libro cuore di uno dei tre marcatori della finale dei Mondiali per Club del 2010 dopo più di un anno di assenza e il timore di aver chiuso la carriera. Si piazza largo a destra e prova a pungere. Avrà altre chance).

LJAJIC 5. Mancini lo lancia dal primo minuto ma il serbo non sfrutta l'occasione come avrebbe dovuto. Pochi guizzi, persino qualche timidezza di troppo quando si libera al limite ma non prova a calciare in porta. Sbatte spesso e volentieri contro la folta difesa veronese. (JOVETIC 5,5. Inizia con una chicca meravigliosa servendo al volo un pallone strardinario a Perisic. Ma poi spreca con intollerabile egoismo un contropiede 3 contro 2).

ICARDI 5,5. Praticamente non la vede mai. I due esterni dialogano poco con lui e lui si perde un po' malinconamente in mezzo alle maglie gialle della difesa di Mandorlini. Non tira mai in porta. 

PERISIC 5,5. Un passo avanti rispetto alle prime due uscite ma sembra ancora un corpo estraneo. Spreca una buona chance per il raddoppio.

ALL. MANCINI 6. Il risultato è l'unica cosa che conta, direbbero i nemici bianconeri. E così Mancini si porta a casa la quinta vittoria su cinque partite, sempre col minimo scarto. Nulla di male, anzi. Però al momento convince solo la difesa. Il centrocampo continua a essere troppo indisciplinato e davanti manca del tutto intesa su giocate e movimenti. La squadra ha comunque grandi margini di crescita e il Mancio prova a sondare qualche alternativa quando nel finale schiera un 4-1-4-1 più elastico rispetto al 4-3-3 di partenza che era sembrato molto slegato. Quando in un minuto si passa dalla traversa di Sala al gol di Melo si capisce che qualcosa rispetto agli scorsi anni è cambiato. Ora però serve lavorare. E tanto.

IL TABELLINO
INTER-VERONA 1-0
Inter (4-3-2-1): Handanovic; Santon, Medel, Miranda, Telles (dal 44’ st Ranocchia); Guarin, Felipe Melo, Kondogbia (dal 18’ st Biabiany); Perisic, Ljajic (dal 12’ st Jovetic); Icardi.
A disp.: Carrizo, Radu, Montoya, D’Ambrosio, Nagatomo, Gnoukouri, Brozovic, Jovetic, Palacio, Manaj).
All.: Mancini
Verona (5-3-2): Rafael; Pisano, Bianchetti, Moras, Helander, Albertazzi (dal 26’ st Souprayen); Sala (dal 30’ st Zaccagni), Viviani, Greco; Pazzini (dal 21’pt Siligardi), Gomez.
A disp.: Coppola, Gollini, Wszolek, Matuzalem, Winck, Guglielmelli, Checchin).
All.: Mandorlini
Arbitro: Russo
Marcatori: st 11’ Felipe Melo
Ammoniti: Guarin, Kondogbia, Felipe Melo, Biabiany (I); Albertazzi, Sala, Greco, Helander (V).
Espulsi: -