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Juventus e Thiago Motta: ad oggi il bilancio è più nero che bianco. E la tensione sale
Il pareggio di Lecce ha confermato i problemi del neo allenatore e si parla di prime frizioni nella dirigenza sul mercato
Juventus in crisi. Dal sogno del bel gioco di Motta alle preoccupazioni
Non è un bel momento per la Juventus, raggiunta a Lecce in pieno recupero dopo l'ennesima prestazione piuttosto deludente. E così ecco le prime preoccupazioni che in alcuni casi arrivano ad essere persino critiche verso chi fino ad un mese fa veniva ritenuto intoccabile: Thiago Motta e Cristiano Giuntoli.
Le colpe di Motta
L'allenatore ex Bologna è stato chiamato alla Continassa con una missione ben precisa: portare il bel gioco allo Stadium dopo gli anni del "Corto Muso" di Allegri. E le premesse c'erano tutte ad inizio stagione: squadra corta, giovane, aggressiva in avanti, il tutto condito da un mercato stellare da 200 e più milioni. Insomma, tutto sembrava apparecchiato per una stagione d'oro. Invece...
Invece la Juventus fin da subito è parsa più squadra solida in difesa che spettacolare in avanti, ma alla fine tutto passava in secondo piano in nome del risultato e del concetto caro ad ogni neo allenatore: "serve tempo per assimilare il suo gioco". Poi l'infortunio di Bremer ha tolto anche le certezze difensive e reso ancora più evidenti i limiti della squadra che nelle ultime 10 partite tra Serie A e Champions League ha raccolto 3 successi, 6 pareggi ed una sconfitta. Troppo poco, in tutti i sensi e così ecco che persino l'allenatore italo-brasiliano finisce sul banco degli imputati. L'accusa è chiara: la Juve gioca male e non tiene più nemmeno la scusa del tempo: "Palladino a Firenze ha cambiato squadra in un mese - dicono i critici a Torino - Conte a Napoli ha fatto lo stesso, come Baroni alla Lazio con mezza squadra nuova...". Insomma, da Motta ci si aspettava di più e più in fretta. Sia chiaro: il progetto su di lui è a lungo termine ma alla Juventus i risultati contano più di ogni cosa quindi in caso di mancata qualificazione alla Champions del prossimo anno difficile pensare che l'allenatore possa restare sulla panchina bianconera.
I flop del mercato
Motta in più è sotto accosa per la scommessa fatta su Douglas Luiz, il centrocampista ex Aston Villa, pagato più di 50 milioni e finito ai margini della squadra, bocciato dallo stesso allenatore che lo aveva fortemente voluto in rosa. Il problem a è che la stessa situazione si sta ripetendo anche su quello che era in estate la seconda perla del mercato Juve: Koopminers. L'olandese, è vero, ha avuto a che fare con numerosi infortuni, ma il suo rendimento al momento è molto al di sotto delle attese. Per non parlare poi di Nico Gonzales, arrivato dalla Fiorentina e di fatto mai visto tra un infortunio e l'altro.
Insomma, a parte Coincecao e Thuram il mercato juventino dai costi stellari ha dato poco o nulla; un bel problema per Giuntoli la cui immagine vincente comincia a vacillare e che oggi si trova a fare i contri con un altro grosso guaio: a gennaio servono due difensori ed un attaccante ma le casse della società sono vuote. Si proverà a sacrificare Fagioli, per cui al momento però non ci sono offerte...
C'è poi il caso Vlahovic, pagato anni fa quasi 85 milioni, con il contratto più ricco della Serie A, quest'anno da 11,5 mlon netti e a salire... il cui rendimento però non ha mai convinto ne con Allegri e nemmeno con Motta (tra i due non sono mancate nemmeno le punzecchiature via stampa...). Insomma, un altro caso dai costi proibitivi.
Preparazione atletica
Altro nodo preoccupante è quello degli infortuni. A parte la rottura dei legamenti di Bremer, lesione traumatica, la Juventus è falcidiata da guai fisici muscolari che fanno sorgere due domande: la prima è sulla loro ripetitività, segno che forse la preparazione atletica ha avuto qualche guaio di troppo. ma soprattutto preoccupano anche i tempi di recupero da questi problemi che si allungano in maniera misteriosa, con giocatori fuori rosa per settimane e settimane senza grosse spiegazioni.
Al momento le critiche rimangono tali e la situazione non è da allarme rosso. Di sicuro però bisogna invertire la tendenza. Per fortuna in Campionato i prossimi impegni sono Bologna-Venezia-Monza. C'è quindi possibilità di un bel filotto di vittorie. Altri passi falsi non saranno ammessi...
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