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Leao show, Milan passa a Firenze. Incubo Marusic: Juventus sempre più in crisi

di redazione sport

Qui Milan, Pioli: "Milan non si lascia. Inter? Non ci sono 14 punti di differenza". Qui Juventus, Allegri: "Non si può prendere gol così alla fine"

Fiorentina-Milan 1-2, Leao show: assist e gol vittoria

Sconfitta in casa per la Fiorentina contro il Milan, secondo in classifica. Al Franchi i rossoneri vanno in vantaggio al secondo della ripresa con Loftus-Cheek (assist di tacco di Leao), ma tre minuti dopo i viola pareggiano con Joseph Alfred Duncan. La squadra allenata da Stefano Pioli torna in vantaggio al 53' con Rafael Leao.

Pioli: "Milan non si lascia. Inter? Non ci sono 14 punti di differenza"

"Non ci sono 14 punti di differenza, la classifica è questa perché la differenza l'hanno fatta tra novembre e dicembre quando loro fanno 12 punti e noi perdiamo in casa con Udinese e Juve e ci facciamo rimontare a Napoli e Lecce. Loro hanno preso il distacco e lo mantengono nonostante il nostro momento", l'analisi di Stefano Pioli dopo la vittoria per 2-1 del Milan sul campo della Fiorentina. Un successo che porta i rossoneri a -11 dall'Inter (nerazzurri con una partita in meno, a Pasquetta arriva l'Empoli a San Siro) e +6 sulla Juventus terza (sconfitta al 93° dalla Lazio con gol di Marusic che fa esplodere l'Olimpico).

Sul futuro, dopo essere stato confermato da Paolo Scaroni nel pre-partita, ai microfoni di Sky il tecnico rossonero spiega: "Io non ho mai avuto dubbi: il Milan non si lascia. Mi trovo bene e siamo ambiziosi. Io qui sono felicissimo e dipende solo da quello che succederà".

"Sono tanto affezionato al Milan, mi mettono nelle condizioni ideali per lavorare. Sono felice, ma nessuno deve pensare al futuro. Solo il club può per essere competitivi e programmare. Noi dobbiamo stare concentrati per lavorare, ci isoliamo a Milanello per fare bene perché ci sono ancora partite importanti da qui alla fine" sottolinea Stefano Pioli.

Sulla vittoria contro la Fiorentina spiega: "La partita l'abbiamo interpretata e approcciata bene, vinto in un campo dove abbiamo sempre fatto fatica. Oggi abbiamo giocato una gara vera e con un gran controllo. Dopo la sosta non è mai facile, quindi sono particolarmente soddisfatto. È un ottimo momento che dura da 2-3 mesi, stiamo crescendo e migliorando nella compattezza. Se difendiamo bene abbiamo le qualità per mettere in difficoltà gli avversari".

"Leao? Gli manca poco per diventare quel campione che io pensavo potesse diventare. Non lo è ancora, ma lo vedo come lavora e gli manca poco. Ci affidiamo tanto a lui, è al top perché ha qualità e forza difficili da tenere", le parole di Stefano Pioli.  Sul suo ritorno a Firenze: "Per me tornare qui, soprattutto oggi per quello che è successo alla Fiorentina e per quello che abbiamo vissuto con Astori, è sempre un emozione e un piacere. Mi hanno dato tanto, sia da giocatore che da allenatore".

Milan, Leao: "Futuro? Non so, ma qui mi sento a casa"

"Vincere oggi era un obiettivo, è stata difficile perché la Fiorentina è una squadra di qualità. Nel primo tempo potevamo chiuderla, nel secondo tempo siamo entrati bene e l'abbiamo chiusa. Il momento della squadra, quando stiamo bene, ho fiducia e gioco meglio. Chuku ha fatto una grande partita e sono contento per lui perché ha vissuto un momento delicato", le parole di Rafael Leao a Sky dopo la vittoria del Milan a Firenze. Rispondendo a una domanda sulla conferma di Pioli al Milan, ha parlato anche del suo futuro: "Ho un contratto con il Milan, il futuro non lo so. Adesso sono qui di testa e cuore. Il Milan è la mia casa, mi ha aiutato a crescere come uomo e calciatore e sono felice qui". E sul polsino che lo accompagna da qualche match, il campione milanista ha svelato: "Me l'ha regalato un bambino prima del riscaldamento col Napoli. Ho pensato che mi potesse portare fortuna, è stato un momento molto bello. Sogno di vincere qualcosa di importante quest'anno col Milan, l'Europa League. Ma è importante anche allontanarci dal terzo posto".

Marusic punisce la Juventus: 1-0 Lazio e bianconeri sempre più in crisi

Un gol di Marusic al 93' regala la vittoria alla Lazio nel big match della trentesima giornata di Serie A e acuisce la crisi della Juventus, senza vittorie da 4 giornate e con un solo successo nelle ultime nove partite. Seconda vittoria di fila per i capitolini che salgono al settimo posto con 46 punti e si rilanciano nella corsa ad un posto in Champions League. I bianconeri restano fermi a quota 59 in terza posizione mettendo in discussione una qualificazione all'Europa che conta che due mesi fa sembrava scontata.

La prima chance della partita è degli ospiti con Bremer: pallone scodellato sul secondo palo per il brasiliano, che stacca bene ma di testa manda fuori di poco. Con il passare dei minuti salgono i capitolini che diventano padroni del campo. Al 17' occasione per Castellanos servito al limite dell'area ma il tiro dell'argentino esce di un soffio. Al 20' ancora Lazio vicina al gol: assist illuminante di Anderson che trova il 'Taty' davanti a Szczesny ma il tiro si spegne sull'esterno della rete. Al 23' errore di Szczesny che rinvia addosso a Pedro e poi non lo ferma in uscita da posizione defilata, pallone al limite che arriva a Kamada, che perde però l'attimo per calciare verso la porta vuota. Al 26' Szczesny si fa perdonare con un'ottima parata su tiro di Anderson. Al 40' torna a farsi vedere la Juventus: azione tutta di prima con Rabiot che rifinisce per il destro di Chiesa: Mandas devia in corner. Tre minuti dopo ancora Chiesa pericoloso ma il suo destro è centrale e il portiere biancoceleste para.

La ripresa inizia con due cambi per Allegri. Restano negli spogliatoi Miretti e De Sciglio: spazio a McKennie e Iling jr. Al 7' cross di Iling jr per l'inserimento sul secondo palo di Cambiaso: destro al volo da ottima posizione respinto da Mandas. Al 13' Tudor si gioca le carte Immobile e Isaksen: fuori Castellanos e Pedro. Al quarto d'ora ottima chiusura difensiva di Gila bravo a vincere un duello complicato in area con Kean. Al 18' esce Cambiaso ed entra Weah e poco dopo finisce la partita di Chiesa, con Yildiz al suo posto. Al 27' grande occasione per la Lazio. Apertura geniale di Immobile per Marusic, diagonale a botta sicura e Bremer che riesce a deviare in corner. Al 36' Esce Kean, spazio al 22enne Sekulov della Next Gen all'esordio in Serie A. La Lazio cambia i centrali di centrocampo: ecco Vecino e Guendouzi, fuori Cataldi e Kamada. Al 39' entra Luis Alberto al posto di Zaccagni. Appena entrato lo spagnolo è subito pericolosissimo con un destro che esce di poco con la deviazione di Rugani, tocco non visto dall'arbitro Colombo. Al 93' quando sembra scontato lo 0-0 arriva il gol partita: pallone gestito sulla sinistra da Guendouzi, che alza la testa e vede l'inserimento di Marusic sul secondo palo. Sekulov lo perde, il montenegrino di testa batte Szczesny e fa 1-0.

Juventus, Allegri: "Non si può prendere gol così alla fine. Lavorare per centrare l'obiettivo Champions"

"Non siamo diventati brocchi tutti insieme all'improvviso. C’è poco da fare: dobbiamo essere arrabbiati, amareggiati e dispiaciuti per la sconfitta arrivata negli ultimi 10 secondi. Non si può prendere gol così alla fine. Dovevamo essere più cattivi nelle occasioni create", le parole di Massimiliano Allegri dopo la sconfitta della Juventus contro la Lazio per mano di Marusic. "I numeri dicono che stiamo facendo male, ma serve calma in questo momento. Abbiamo dei punti di vantaggio sulla quinta e dobbiamo continuare a lavorare per arrivare all'obiettivo Champions, che centreremo anche se fosse all'ultima giornata". 

L'allenatore della Juve aggiunge: "Non è un momento facile, dobbiamo superarlo e ribaltarlo. Abbiamo gestito male i palloni finali, non possiamo farci nulla. Alziamo la testa e continuiamo a lavorare, non posso dire niente ai ragazzi. C'è poco da parlare ma tanto da fare. Ora martedì abbiamo questa partita di Coppa Italia in casa e vogliamo ripartire".

"Abbiamo lasciato tanti punti per strada, ma questo è un gruppo straordinario. Devono essere orgogliosi di questa prestazione, martedì le cose cambieranno - le parole di Massimiliano Allegri -. Siamo dispiaciuti per la sconfitta e per come è arrivata. Il derby d'Italia ha inciso? Nel calcio ci sono episodi che girano a favore e altri contro. Dobbiamo continuare a lavorare, avere fiducia in quello che facciamo e credere nei nostri mezzi perché stiamo facendo un buon campionato". 

Sulle sostituzioni. "I nazionali sono tornati dall’America e hanno viaggiato. In quel momento ho preferito mettere giocatori diversi - ha concluso Allegri -. La questione è che in questo momento non riusciamo a fare risultato ma la squadra sta facendo quello che deve. Usciremo da questa situazione".