Made in Italy, Ligabue: "Dispiace l'addio di Moratti all'Inter. Ora Suning..."
Luciano Ligabue lancia Made in Italy e parla della sua Inter in questa intervista ad Affari
Luciano Ligabue lancia Made in Italy, il suo nuovo concept album (“Vi spiego il mio amore frustrato per l’Italia”, clicca qui per l'intervista). Ma il rocker di Correggio parla ad Affari anche della sua Inter: da Moratti a Suning, passando per i mediani Orali e Cambiasso.
LIGABUE, MADE IN ITALY E I MEDIANI: DA ORIALI A CAMBIASSO
A proposito di "Made in Italy. Tu sei un noto tifoso interista: come stai vivendo questo 2016 che ha vissuto il passaggio del club nerazzurro da una gestione molto ‘made in Italy” - con Moratti e la sua milanesità - alla Cina di Suning…
“Lo vivo con un certo dispiacere. Moratti ha rappresentato il presidente ideale per qualsiasi tifoso. Non solo perché è riuscito a far vincere tutto quello che sognavamo di vincere, ma anche perché - pure negli anni più sfortunati - faceva sforzi economici importanti. C’era sempre modo di sognare grazie a colpi come Ronaldo e ai campioni che portava. Lui ha sempre messo affetto da tifoso e appassionato. Oltre a una grande signorilità. Questi sono sempre stati segnali che davano un segno distintivo alla squadra. Ora credo che Suning veda questa realtà ancora da molto lontano. Non solo geograficamente, ma anche perchè ha bisogno di tempo per conoscerla. Però l’economia dice che le cose vanno così e bisogna prenderne atto, sperando, da tifoso, che questa cosa si traduca in risultati positivi”
Tu hai cantato la vita da mediano di Lele Oriali in passato. Oggi chi è il mediano o il calciatore che più incarna quello spirito?
“Io sono uno che ama i mediani perché nella mia testa sono sempre gli ultimi ad accettare la sconfitta. Loro danno tutto ciò che possono per far sì che la squadra non perda. In questo momento all’Inter lo fa Medel però probabilmente il giocatore che più ha rappresentato quest’idea nella mia testa, negli ultimi anni è stato Cambiasso”.