Sport

Milan e Genoa strappo. Preziosi: "Galliani si è sentito tradito"

"Si è sentito tradito perché Bertolacci è andato prima alla Roma". A parlare è Enrico Preziosi e il riferimento è ad Adriano Galliani. Due amici e massimi dirigenti sportivi che sono sempre stati prima di tutto amici e che hanno imbastito tante trattative insieme, molte di grande importanza: l'ultimo fu il passaggio di Antonelli a gennaio in rossonero, ma anche il prestito di Niang (che al Genoa è maturato) o gli acquisti di El Shaarawy e Boateng degli anni scorsi.

Ma l'affare Bertolacci (il Genoa ha venduto la seconda metà alla Roma insieme a Iago Falque, costringendo poi il Milan a trattare con i giallorossi l'affare poi concluso a venti milioni) ha incrinato il rapporto. Il numero uno del club ligure assicura: "Se avrà voglia gli spiegherò tutto con calma. Se la nostra è una vera amicizia le cose si ricomporranno, altrimenti vorrà dire che non era tale".

Poi sulle trattative di mercato: "La settimana prossima arriva Cissokho e siamo vicini a un esterno sinistro. A quel punto manchera' ancora solo un altro esterno. Gasperini non l'ho mai visto cosi' sereno e se lo e' lui che e' un rompiballe...".

"Purtroppo i tifosi devono capire che l'autofinanziamento e' necessario per una societa' come la nostra e per questo saremo costretti a rinunciare a Perotti - annuncia - Diogo e' un giocatore importante e siamo felici di averlo preso dal Siviglia. Obiettivi? Mi piacerebbe vincere la Coppa Italia". Preziosi ha anche voluto chiudere il discorso sulla mancata concessione della licenza Uefa che ha permesso ai cugini della Samp di accedere all'Europa League a spese dei rossoblu'. "So che e' una grande ferita per i tifosi e me ne scuso ancora - chiosa - Ma io ci metto la faccia, ho anche dato i premi sapendo che non l'avremmo fatta, potevo non darli. Chiedo scusa ma non posso chiedere scusa tutta la vita, la chiedo per l'ultima volta, non accadra' piu', ora basta. I tifosi devono solo fare i tifosi, gli chiedo di stare tranquilli e godersi le vacanze, magari con noi in Austria".