Sport
Milan, Ibrahimovic archivia Zirkzee. E Morata fa un assist al Diavolo
Milan, primo giorno per Paulo Fonseca. Ibrahimovic: "Zirkzee è il passato"
Milan, Ibrahimovic: "Zirkzee è il passato, abbiamo un altro nome in mente per l'attacco"
Zirkzee ormai a un passo dal Manchester United. Il Milan guarda oltre sul mercato attaccanti. "Stiamo studiando, stiamo parlando", ha spiegato Zlatan Ibrahimovic nel corso della conferenza stampa in cui è stato presentato Paulo Fonseca come nuovo allenatore del Milan. "Non abbiamo fretta. Il mercato è lungo. Posso garantire che i nuovi acquisti arriveranno quanto prima. Stiamo parlando e discutendo. Non c’è niente di fatto. Zirkzee è il passato, ne abbiamo uno in mente, ma non dico il nome. C’è qualcuno che puntiamo". Una trattativa, quella per l'olandese, naufragata di fronte alle richieste del suo procuratore, Kia Joorabchian: "Deluso? No, deluso mai. Questo è parte del gioco del calcio. Realtà e voci sono due cose diverse. Ci sono procuratori che risolvono e procuratori che creano il problema. Le voci che giravano non erano la stessa cosa della realtà. Ripeto, abbiamo un’idea per l'attacco, speriamo che si realizzi il più velocemente possibile”.
E ancora. "Per i tre attaccanti facciamo chiarezza: uno è mister X, quello che puntiamo. Poi dipende dalle situazioni che si verificheranno. Jovic è nostro. Poi dipende dal mister, quanti attaccanti gli servono per sviluppare il suo gioco. Vogliamo avere giocatori che saranno utilizzati, non devono essere qua per perdere tempo. Poi c’è il Milan Futuro che vogliamo spingere, vogliamo dare ai ragazzi l’occasione di mettersi in mostra: ma non c’è responsabilità specifica su di loro. Tre attaccanti comunque sono possibili, niente è impossibile. Vediamo cosa succederà”.
Calciomercato - Morata, messaggio al Milan e alla Serie A: "Sono più felice fuori dalla Spagna"
In calo le quotazioni di Romelu Lukaku (vicino al Napoli se il Psg andrà all'assalto di Viktor Osimhen), complessa la pista che porta a Santiago Gimenez del Feyenoord, il nome caldo è quello rimane quello di Alvaro Morata. L'attaccante dell'Atletico Madrid dalla Spagna ha confessato di non sentirsi più compreso nel proprio paese d'origine tanto da pensare di lasciare la Nazionale al termine degli Europei. "Non sono affatto infelice. Ma è vero che in Spagna mi è molto difficile essere felice. Alla fine esce sempre qualcosa da qualche parte. L'altro giorno per aver fatto un gesto ai giornalisti, semplicemente fischiando, un gesto che sarebbe rimasto tra noi, ma qualche giornalista lo ha tirato fuori e... Era solo un gesto, ma qualcuno ne ha approfittato per criticare, come sempre. Per quanto riguarda la questione se mi hanno dato un cartellino giallo o meno, alcuni hanno detto 'spero che glielo diano', oppure 'giochiamo meglio senza di lui'. Anche quando le cose vanno bene... - ha spiegato Morata in un'intervista rilasciata a El Mundo -. Giovane, bello, con soldi, una moglie meravigliosa e bellissimi bambini... Di cosa posso lamentarmi? Sì lo so, lo so. Molte volte sono felice, ma altre volte è difficile per me. È la mia personalità, sono così, è dura per me... Quando torno a casa sono sempre super felice, ma davanti alla gente mi sento nudo e forse questo non mi ha permesso di dare tutto quello che avevo. Molte volte è molto difficile essere in Spagna perché c'è sempre qualcuno che dice qualcosa di carino e un altro che... Motivo per cui l'ho detto molte volte, sono più felice fuori dalla Spagna. Soprattutto perché la gente mi rispetta. In Spagna non c'è rispetto per niente e per nessuno".
"Può darsi che lasci la Nazionale, è una possibilità di cui non voglio parlare molto, ma è probabile - ha chiosato l'ex calciatore della Juventus -. Ho detto che muoio dalla voglia di vincere titoli con l'Atletico, poi bisogna valutare cosa vale la pena e cosa no", le parole di Alvaro Morata. Il Milan è in pressing e pronto a versare i 13 milioni della clausola dell'attaccante per uscire dal contratto con l'Atletico Madrid. Da definire un accordo sull'ingaggio: in questo momento ha un biennale da circa 6 mln a stagione, il club rossonero punta su un triennale da 4,5/5 mln.
Milan, Fonseca a tutto campo: l'attaccante, lo scudetto, Gerry Cardinale e...
"Sappiamo che ci serve un attaccante, stiamo lavorando tutti insieme per trovare quello con le caratteristiche giuste. Se vogliamo giocare molto negli ultimi 30 metri ci serve un attaccante forte in quegli spazi. Sappiamo cosa vogliamo, ci aspettiamo di averlo qui a breve", le parole di Paulo Fonseca nella conferenza stampa di presentazione a Casa Milan. Morata? "Non voglio fare nomi, sappiamo chiaramente che tipo di giocatore vogliamo. Ci serve grande qualità in quella posizione, perché è fondamentale per la squadra. Abbiamo perso Giroud e dobbiamo cambiare, serve un giocatore che dia tanto alla squadra, stiamo lavorando in questa direzione e sono sicuro che lo avremo a breve".
Sulla seconda stella.
"È una motivazione".
Sul rapporto con Gerry Cardinale.
"Abbiamo parlato, mi ha detto una cosa che mi è piaciuta molto: che il Milan vuole vincere non solo oggi, ma anche domani. C'è un progetto chiaro per il futuro. Questo per me è stato importante. Comunque siamo sempre in contatto, come normale che sia".
Sulla scelta di vivere a Milanello
"Per adesso (ride, ndr). È il momento di lavorare tanto, la mia famiglia non è qui al momento, quindi non ha senso prendere un albergo solo per dormire. È più pratico vivere a Milanello, che è un centro bellissimo".
Sugli infortuni del passato
"Io non ero qui l'anno scorso, ho cominciato a parlare con Milan Lab, siamo al lavoro per averne il meno possibile. Sappiamo che con tante partite e tante competizioni è difficile, ma sono fiducioso che non avremo problemi di questo tipo".
Sui derby e il distacco da colmare con l'Inter
"Io posso promettere che lotterò in ogni partita per vincere e con l'Inter non sarà diverso. Loro sono forti, ma noi dovremo giocare con coraggio, senza paura di niente e con l'ambizione di vincere sempre".
Su Rafael Leao
"È un giocatore importante e decisivo. Mi aspetto un giocatore motivato, pronto per dare tutto per la squadra. È ancora giovane e ha la possibilità di imparare ogni giorno, io voglio lavorare per insegnargli altre cose, sempre al servizio della squadra".