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PENSIONI, APE E QUOTA 41, grandi novità. Riforma pensioni news e rumors

PENSIONI, APE SOCIALE E VOLONTARIA, QUOTA 41(estesa in fase 2). RIFORMA PENSIONI NEWS

PENSIONI news: Ape Sociale il primo maggio, ma restano i dubbi legati ai ritardi degli altri decreti per l'Ape volontaria e al meccanismo della quota 41. La misura che riguarda i lavoratori precoci sarà un tema caldo della Fase 2 della riforma pensioni. I sindacati e i lavoratori rimasti esclusi dalla Legge di Bilancio chiedono l'estensione a tutti. Si potrebbe estendere la Quota 41 a tutti i lavoratori è una cosa possibile.


PENSIONI, QUOTA 41. I REQUISITI ATTUALI


Quota 41 porta alla pensione anticipata a quelli che hanno iniziato a lavorare prima del compimento del diciannovesimo anno di età, solo se hanno svolto almeno dodici mesi della loro attività non necessariamente col versamento dei contributi. Quota 41 per: disoccupati licenziato per giusta causa e che hanno concluso la disoccupazione da almeno tre mesi; lavoratori con una riduzione della sua capacità lavorativa del 74%; lavoratori in attività gravose o usuranti come indicato nell'allegato della Legge di Bilancio; lavoratori che vivono da almeno 6 mesi con un coniuge o un parente affetto da un handicap.


PENSIONI, QUATTORDICESIMA AI PENSIONATI NEL 2017


Quattordicesima pensionati 2017, l’Inps ha pubblicato, sul suo sito ufficiale, un comunicato con le novità. Quest’anno la quattordicesima pensionati è estesa anche a coloro che hanno un reddito compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo.


Pensioni, APE STANGATA ai pensionati. APE, le rivelazioni. PENSIONI NEWS


Pensioni con taglio minimo di 150 euro al mese per chi chiede l'APE. Non solo. Rimborso rata diretto tramite Inps non oltre 180 giorni. Sono solo alcune delle rivelazioni legate al lavoro che starebbe facendo il governo sulla bozza del decreto ministeriale sull'anticipo pensionistico.


PENSIONI, APE BOZZA: RIMBORSO RATA DIRETTO TRAMITE INPS NON OLTRE 180 GIORNI


Pensioni, sarà l'Inps a versare la rata di rimborso dell'Ape "tempestivamente e comunque non oltre centottanta giorni dalla data di scadenza della medesima rata" all'istituto finanziatore. È quanto si legge in un bozza, presa in visione da Public Policy, del Dpcm sull'anticipo pensionistico sulla quale sta lavorando il Governo. La misura è contenuta nell'ultima legge di bilancio. L'avvio è previsto per il 1° maggio. Può accedervi chi ha compiuto 63 anni e matura i requisiti alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi dalla data di richiesta di Ape. Nello specifico, il provvedimento stabilisce che l'Inps trattiene, a partire dal primo rateo di pensione mensile utile erogato al richiedente, l'importo della rata per il rimborso del finanziamento comunicato dall'istituto finanziatore (cioè la banca o l'intermediario finanziario che aderisce all'accordo quadro tra i ministri del Lavoro e del Mef e l'Abi) e lo versa allo stesso istituto "tempestivamente e comunque non oltre centottanta giorni dalla data di scadenza della medesima rata".


PENSIONI, Ape, stangata sulla pensione: "Si perdono almeno 150 euro"


Pensioni con taglio minimo di 150 euro al mese per chi richiede di uscire dal lavoro anticipatamente (APE), mentre la quota massima dipende dal tempo mancante alla maturazione della pensione. Secondo quanto rivela Public Policy, il governo starebbe lavorando alla bozza del decreto ministeriale sull'anticipo pensionistico e punterebbe ad avviare la misura contenuta nell'ultima legge di Bilancio per il primo di maggio. "Può accedervi chi ha compiuto 63 anni e matura i requisiti alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi dalla data di richiesta di Ape", si legge nel testo che, pur non essendo ancora definitivo, fissa un importo minimo della quota di Ape a 150 euro al mese. Quota minima fissa, quota massima varia. Stando a Public Policy, potrebbe dipendere dal tempo mancante alla maturazione della pensione. Il calcolo, alla data di presentazione della domanda di certificazione del diritto all'Ape (anticipo pensionistico), sarà sulla base dei coefficienti di trasformazione vigenti alla data stessa, relativi all'età posseduta alla stessa data per i soggetti con anzianità contributiva dal primo gennaio 1996 e relativi all'età di pensionamento di vecchiaia per i soggetti con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.  Nella bozza del decreto ministeriale si apprende che "il 75% se intercorrono non meno di 36 mesi tra la data di presentazione della richiesta di certificazione di Ape e l'età di pensionamento di vecchiaia"; "l'80% se intercorrono da 24 a meno di 36 mesi"; "l'85% dell importo se intercorrono da 12 a meno di 24 mesi" e "il 90% dell importo se intercorrono meno di 12 mesi". In aggiunta al vincolo della quota massima, al momento della domanda di Ape, l'ammontare massimo della quota mensile di anticipo ottenibile deve essere tale da determinare una rata di ammortamento mensile che, sommata ad eventuali rate per finanziamenti bancari con periodo di ammortamento residuo superiore alla durata dell Ape in fase di erogazione, non risulti superiore al 30% dell importo della pensione di vecchiaia. "Quest ultimo importo - conclude la bozza - è determinato al netto di eventuali rate per debiti erariali e di eventuali assegni divorzili e di mantenimento dei figli".

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