Pensioni, APE? Governo apre Fase 2 su giovani e donne. RIFORMA PENSIONI NEWS
Pensioni, Ape, APE SOCIAL, fase 2 e giovani: riforma pensioni news
Pensioni, APE? Governo apre Fase 2 su giovani e donne. RIFORMA PENSIONI NEWS
Pensioni, non solo Ape Social o Ape volontaria. Tanti i temi pensionistici in ballo. Maternità e cura della famiglia. Potrebbe ripartire da qui per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il confronto con i sindacati sulla fase due delle PENSIONI, quella dedicata ai problemi di giovani e donne, al momento però ancora ad uno stadio 'tecnico'. D'altra parte, ribadisce nel suo intervento ad un convegno alla Camera promosso dalla Commissione lavoro, sulle PENSIONI il governo ha sempre dovuto tener in conto sia "la sostenibilità di lungo periodo degli interventi" che "vincoli di bilancio". Un binomio che induce l'esecutivo dunque "a ragionare e a capire quali siano i settori in cui è più necessario dare risposte: e uno dei temi su cui riflettere è proprio la maternità, la cura della famiglia", spiega Poletti. "Occorre riflettere per capire come anche sul versante previdenziale questi interventi possano essere pesati, valutati e messi in campo. E' una pista su cui si può lavorare anche per dare un segnale ai giovani e alle donne sul piano demografico", prosegue ricordando come "il governo, nelle scelte fatte, se non era in grado di affrontare complessivamente un problema, ha sempre cercato di partire dalle situazioni di maggior sofferenza sociale".
PENSIONI, sindacati, su età pensione niente risposte governo
"Ancora nessuna risposta dal governo" sul congelamento dell'eta' pensionabile. I sindacati escono dall'incontro al ministero del Lavoro facendo notare una mancata presa di posizione del governo sullo stop al meccanismo che porterebbe a 67 gli anni necessari per uscire a partire dal 2019. Martedi' 11 luglio è prevista un nuovo vertice in cui Cgil, Cisl e Uil torneranno alll'attacco sulla questione, considerata una sorta di precondizione per poter passare a parlare della 'fase due' della riforma. "Il Governo deve scoprire le carte, anche oggi non abbiamo avuto proposte specifiche", spiega il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli. Pronta "una mobilitazione" se non si troverà una soluzione.
PENSIONI, sindacati, su età pensione niente risposte governo - L'obiettivo di Cgil, Cisl e Uil
L'obiettivo dei sindacati non e' solo bloccare a 66 anni e 7 mesi l'eta' d'uscita, ma anche "differenziare" i tetti e renderli piu' bassi in caso di lavori gravosi. E i sindacati sono uniti su questo tema. 'Il governo sta procedendo un po' troppo lentamente", sottolinea la Uil con Domenico Proietti: "chiediamo un'accelerazione per un pacchetto di interventi, in modo da sottoscrivere un verbale a settembre, da recepire nella legge di bilancio'. In primis c'e' il no all'inasprimento dei requisiti per la pensione (67 anni di eta' e 43 anni e 3 mesi di lavoro per gli uomini, 42 anni e 3 mesi per le donne). Sull'argomento, dice la Uil, "il governo non si e' pronunciato".
Pensioni, Poletti: Innalzamento età? Aspettiamo dati Istat in autunno
"Siamo in largo anticipo: l'Istat ci darà i dati in autunno, quando saremo in condizioni di valutare cosa fare lo faremo". Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti rispondendo a una domanda dei giornalisti che a margine della presentazione del rapporto Inps gli chiedevano di possibili interventi per bloccare l'automatismo che innalza l'età pensionabile in relazione alle aspettative di vita. "Questa è una scelta che viene da lontano - ha aggiunto - il tema non è solo del ministero del Lavoro, bisogna farla a ragion veduta".
Pensioni: Ape social, sciolto nodo contratti a termine
"I lavoratori che hanno interrotto la mobilita' con un contratto a termine non saranno penalizzati e potranno accedere all'Ape social". Lo ha riferito il segretario confederale della Uil Domenico Proietti, lasciando il tavolo sulle Pensioni al ministero del Lavoro. Proietti ha riferito che "si trovera' una soluzione" per quanti hanno sospeso la Naspi per dedicarsi ad un lavoro breve: "Non so quale sara' lo strumento - ha precisato - ma non si tratta di una modifica alla normativa o di un decreto legge. Sara' un indirizzo tra ministero del Lavoro e Inps". Proietti ha spiegato che non si puo' quantificare la platea di questi lavoratori ma sicuramente, ha detto, si tratta di "numeri importanti". In merito all'adeguamento dell'eta' pensionabile alle aspettative di vita, Proietti ha riferito che il governo "non si e' pronunciato": "La nostra impressione e' che l'esecutivo stia procedendo troppo lentamente e noi lo incalzeremo con l'iniziativa del 13 luglio e con altre manifestazioni sul territorio. Chiediamo di accelerare per fare un pacchetto di misure e arrivare a un verbale di intesa da mettere nella legge di stabilita'".
PENSIONI: SINDACATI, APE SOCIAL RISOLTO NODO NASPI
Potranno accedere all'Ape social anche quei lavoratori licenziati che hanno interrotto la Naspi per accettare un lavoro breve con un contratto a termine sotto gli 8mila euro annui. È stata trovata infatti nel corso dell'incontro tecnico sulle PENSIONI tra governo e sindacati una soluzione al problema posto da tempo da Cgil Cisl e Uil. Nessuna penalizzazione dunque ne' modifiche al decreto che ha introdotto l'ape social. È il segretario confederale Uil ad annunciare la novità. "Ci sarà semplicemente un indirizzo tra Ministero e Inps di concerto", spiega, ricordando come la platea interessata alla modifica sia "importante"
Pensioni, APE SOCIAL A RISCHIO? Allarme e tensioni nella RIFORMA PENSIONI
Pensioni e Ape Social, tema molto delicato da sempre. Per ora siamo a 60mila aspiranti pensionati che hanno aderito all'Ape Social. Da qui alla scadenza della domanda - 15 luglio 2017 la stima è di altre 40mila domande di adesione a questa forma di anticipo pensionistico. Totale: 100mila lavoratori pronti ad aderire all'Ape Social. Grande successo del progetto, ma governo e Inps si fanno due conti. La domanda: quanti soldi servono per sostenere l'Ape Social. L'esecutivo ha stanziato 300 milioni di euro e gli addetti ai lavori ritengono che non basteranno.
Pensioni, APE SOCIAL A RISCHIO? Allarme e tensioni nella RIFORMA PENSIONI - I costi dell'Ape Social
Basta prendere la calcolatrice per capire le difficoltà: un pensionato che vuole l'Ape Social dovrebbe percepire tra i 12mila ed i 17mila euro lordi annui. Se moltiplichiamo per gli 80-100mila aspiranti pensionati si sfora - non di poco - il muro del miliardo di euro.
Pensioni, APE SOCIAL A RISCHIO? Allarme e tensioni nella RIFORMA PENSIONI - Ape social non per tutti?
E quindi? Ape social per tutti? O Ape Social per alcuni? Probabile che il Governo scelga di darà la precedenza di pensionamento a coloro che siano più vicini ai requisiti per l'ottenimento della pensione di vecchiaia, ossia quelli che hanno compiuto 67 anni e sette mesi. Gli altri? Rimandati al 2018, quando sarà aperta una nuova 'corsa' all'Ape Social con i vecchi aspiranti pensionati esclusi da questa finestra e i nuovi che si aggiungeranno...
Pensioni, Ape sociale: allarme sui costi. RIFORMA PENSIONI CAOS FASE 2
Pensioni sempre argomento caldo nel tavolo tra sindacati e governo. Fonti sindacali sostengono che un allungamento dell'eta' pensionabile comporterebbe costi maggiori per l'Ape sociale, visto che aumenterebbero i mesi da coprire.
Pensioni, Ape sociale: allarme sui costi. RIFORMA PENSIONI CAOS FASE 2 - Sindacati, riscatto gratuito degli anni universitari
Le discussioni vertono anche sulla definizione di meccanismi per aiutare i giovani nelle loro Pensioni future. Oppure sulla possibilita' di riscattare gratuitamente gli anni di studi universitari e la messa a punto di un sistema per la copertura contributiva dei periodi passati, sopratutto dalle donne, a prendersi cura di familiari anziani o disabili. Dall'incontro di oggi ci si aspetta un'agenda, una roadmap, posto che il traguardo dovrebbe essere la legge di Bilancio (in cui assorbire almeno una parte dei possibili interventi.
PENSIONI: BOERI, STOP ADEGUAMENTO ETA' NON E' MISURA A FAVORE GIOVANI
Bloccare l'adeguamento dell'età pensionabile agli andamenti demografici non è affatto una misura a favore dei giovani: scarica sui nostri figli e sui figli dei nostri figli i costi di questo mancato adeguamento". Cosi' il presidente Inps, Tito Boeri, ribadisce la necessità di non bloccare gli automatismi per l'accesso all'età pensionabile legati alle aspettative di vita.