Pensioni, Istat speranza di vita a 82,8 anni. RIFORMA PENSIONI NOTIZIA CHOC
Pensioni: a 67 anni dal 2019 per l'aumento speranza di vita. PENSIONI NOTIZIE
Pensioni, Istat speranza di vita a 82,8 anni. RIFORMA PENSIONI NOTIZIA CHOC
Pensioni: a 67 anni dal 2019 per l'aumento speranza di vita. PENSIONI NOTIZIE
Pensioni: con aumento speranza vita, si andra' a 67 anni dal 2019
Dal 2019, l'eta' pensionabile salira' a 67 anni, cinque mesi in piu' rispetto ad ora quando scatta a 66 anni e 7 mesi. Con la pubblicazione da parte dell'Istat delle nuove stime sull'aspettativa di vita, cambiera' questa soglia perche' proprio alla speranza di vita e' legata, per legge, l'eta' in cui diventa possibile andare in pensione. Entro la fine dell'anno, quindi, il governo dovra' emanare un decreto ministeriale per fissare la nuova soglia che dal 2019 potrebbe salire a 67 anni, cinque mesi in piu' rispetto ad ora. C'e' pero' la volonta', da alcune forze politiche, di rivedere tale meccanismo della legge Fornero soprattutto alla luce del pressing dei sindacati. La questione resta molto complessa, e ci sono in campo alcuen ipotesi. L'aumento ad esempio potrebbe valere solo per alcune categorie di lavoratori, oppure potrebbe essere piu' contenuto rispetto ai 5 mesi ma non e' escluso nemmeno che la questione venga rinviata a dopo le elezioni.
Pensioni: con aumento speranza vita, si andra' a 67 anni dal 2019 - LA RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI
Una legge del 2011 prevede infatti che bisogna adeguare l'eta' della pensione all'andamento demografico, e che vanno usate come riferimento proprio le variazioni delle speranze di vita nell'ultimo triennio, cosi' come registrate dall'Istat. Oggi l'istituto di statistica ha sancito che rispetto alla fine del 2013, la speranza di vita a 65 anni e' salita di 5 mesi e quindi potrebbe salire di 5 mesi anche l'eta' delle Pensioni. C'e' attesa intanto per il verdetto che la Consulta emanera' oggi sulla rivalutazione delle Pensioni: i giudici dovranno esprimersi sui 12 ricorsi presentati contro il decreto legge del 2015 che prevedeva un rimborso parziale per il blocco dell'adeguamento degli assegni al costo della vita. Il 'verdetto' pesa sui conti pubblici dai 16 ai 20 miliardi di euro.
Pensioni, Istat: speranza di vita a 82,8 anni. RIFORMA PENSIONI CONFERMA CHOC
"Per il totale dei residenti la speranza di vita alla nascita si attesta a 82,8 anni (+0,4 sul 2015, +0,2 sul 2014) mentre nei confronti del 2013 si allunga di oltre 7 mesi". E' quanto stabilisce l'indicatore di mortalità della popolazione residente nel 2016 reso noto oggi dall'Istat, per il quale la speranza di vita ha recuperato terreno rispetto ai livelli del 2015, anno in cui si registrò un eccesso di mortalità.
La speranza di vita alla nascita risulta come di consueto più elevata per le donne, 85 anni, ma il vantaggio nei confronti degli uomini, 80,6 anni, si limita a 4,5 anni di vita in più. La speranza di vita spiega ancora l'Istat, aumenta in ogni classe di età. A 65 anni arriva a 20,7 anni per il totale dei residenti, allungandosi di cinque mesi rispetto a quella registrata nel 2013. Nelle condizioni date per il 2016, cioè, spiega l'Istat, questo significa che un uomo di 65 anni può oltrepassare la soglia degli 84 anni mentre una donna di pari età può arrivare a superare il traguardo delle 87 candeline. L'aumento della speranza di vita nel 2016 rispetto al 2015, prosegue l'Istat, si deve principalmente alla positiva congiuntura della mortalità alle età successive ai 60 anni. Il solo abbassamento dei rischi di morte tra gli 80 e gli 89 anni di vita spiega il 37% del guadagno di sopravvivenza maschile e il 44% di quello femminile. Rispetto a 40 anni, si legge ancora, fa la probabilità di morire nel primo anno di vita si è abbattuta di oltre sette volte, mentre quella di morire a 65 anni di età si è più che dimezzata. Un neonato del 1976 aveva una probabilità del 90% di essere ancora in vita all'età di 50 anni, se maschio, e a quella di 59 anni, se femmina. Quaranta anni più tardi, un neonato del 2016 può confidare di sopravvivere con un 90% di possibilità fino all'età di 64 anni, se maschio, e fino a quella di 70, se femmina.
Nel 2016 si registra una leggera riduzione delle diseguaglianze territoriali di sopravvivenza, che tuttavia permangono significative. I valori massimi di speranza di vita si hanno nel Nord-est, dove gli uomini possono contare su 81 anni di vita media e le donne su 85,6. Quelli minimi, invece, si ritrovano nel Mezzogiorno con 79,9 anni per gli uomini e 84,3 per le donne. Disaggregata per genere, la durata media della vita risulta come di consueto più elevata per le donne, 85 anni, ma il vantaggio nei confronti degli uomini, 80,6 anni, si limita a soli 4,5 anni di vita in più (4,8 nel 2013), consolidando quel processo di avvicinamento della sopravvivenza di genere che a partire dal 1979 (6,9 anni la differenza uomo-donna in tale anno) non si è mai interrotto.