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Milan, da Pioli on fire a Pioli in confusione: Leao, De Ketelaere, Adli e le scelte che fanno discutere
Crisi Milan, arriva il ko anche nel derby con l'Inter. E le scelte di Stefano Pioli finiscono sotto processo
Crisi Milan, (anche) Pioli in confusione
La triste fotografia di questa crisi del Diavolo sta tutta nel popolo del Milan non furente, ma rassegnato. Mai visto negli ultimi 30 anni (e più) un derby in cui i supporter rossoneri si sono approciati alla partita con la sensazione che sarebbe inevitabilmente finita male. Il paradosso è che l'1-0 dell'Inter (gol di Lautaro Martinez, settimo centro del Toro nelle stracittadine) viene quasi preso come un risultato 'accettabile' dopo le goleade delle ultime partite (umiliante 2-5 col Sassuolo, 4-0 sul campo della Lazio, 3-0 contro la stessa Inter in Supercoppa).
Sul banco degli imputati finisce (anche) Stefano Pioli. L'allenatore di un bellissimo scudetto del Milan conquistato solo pochi mesi fa (frutto di una cavalcata lunga due anni e mezzo di lavoro da 10 e lode), il mister del "Pioli on fire" che cantavano in 70mila allo stadio (da brividi dopo il 2-0 all'Atalanta, sette giorni prima dello scudetto rossonero) e nelle discoteche (quando partiva Freed from desire da cui nasce il coro, spiazzando ai primi tempi persino Bob Sinclair), ora è diventato "Pioli in confusione". Non da oggi, ma da qualche settimana.
Il Milan di Pioli messo nell'angolo dall'Inter di Inzaghi
E il derby perso con l'Inter ha portato ad altre scelte finite sotto processo. Vero, Pioli ha provato a inventarsi qualcosa per portare la squadra fuori dallo stato di crisi in cui è finita, ma qualche perplessità rimane. Il quadro generale del match racconta di un primo tempo regalato, col Diavolo che prova a giocare a specchio contro la squadra di Simone Inzaghi e finisce come quei pugili che vanno a cercare riparo nell'angolo prendendo, ganci e dritti al mento fino a quando non capitolano. Un pochino meglio la ripresa, anche se la squadra regala poco in termini di qualità e costruisce una palla gol e mezza (a esser generosi): un tiro di Brahim Diaz e l'assist di Leao a Giroud che questa volta si 'gira' dalla parte sbagliata (il francese sbaglia lo stop perdendo l'attimo fuggente in area di rigore e non riesce neppure a concludere).
Milan, le panchine di Leao e il brutto derby di Origi
Rafael Leao per la seconda volta in panchina. Certo, il portoghese non sta attraversando il miglior momento della sua stagione, ma resta uno dei pochi giocatori nella rosa del Milan che può fare la differenza, saltare l'uomo, accendere una scintilla. Se contro il Sassuolo era stato scelto Ante Rebic (prestazione negativa del croato) a partire titolare, con l'Inter Pioli ha puntato su Divock Origi al fianco di Giroud. Il risultato? Cinquantacinque minuti di nulla da parte del belga ex Liverpool, mentre almeno un paio di spunti Leao li ha regalati nel 35 minuti in cui ha giocato.
Milan-Pioli, il 3-5-2 e Messias mezzala nel derby con l'Inter
Il 3-5-2? Poteva essere un'opzione per ingaggiare battaglia in mezzo al campo contro l'Inter, ma Messias mezzala, riproposto in un ruolo che non è propriamente il suo (pur se venne proposto a Crotone in quella zona di campo)? Non avrebbe avuto più senso schierare Pobega/Vranckx (o magari entrambi al fianco di Tonali?)
E ancora
- Calabria tra i 5 di centrocampo, a tutta fascia? Il capitano ha giocato un derby di cuore e sofferenza, ma in quel ruolo a quel punto non aveva più senso puntare su un giocatore di gamba come Saelemaekers (il belga è effettivamente poi entrato al 55°)?
- Gabbia titolare nella difesa a 3 e Thiaw ancora fuori? Peraltro, il 21enne tedesco è entrato negli ultimi venti minuti e non ha fatto assolutamente male.
Milan, Pioli e la gestione di De Ketelaere-Adli
Detto di De Ketelaere, uscito al termine del primo tempo contro il Sassuolo (non benissimo, ma altri avevano fatto peggio) e mai più rientrato (panchinato in un derby che ha visto l'ex Bruges spettatore non pagante anche quando nella ripresa Pioli ha provato a inserire forze fresche per cambiare il match), una riflessione finale che va al di là di questo Inter-Milan: perchè Yacine Adli non gioca mai? Il francese ha qualità tecniche sopra la media e sa dare la palla come pochi. E' un giocatore di indubbia qualità: lo si era visto quando giocava col Bordeaux e qualche lampo lo ha mostrato anche nelle amichevoli con il Milan. Eppure in tutta la stagione è stato impiegato 114 minuti (sommati in 4 spezzoni di partita: il record sono 60 minuti a Verona). Possibile che in una stagione così lunga e piena di partite, per giunta in una squadra che nel 2023 sta faticando e ha bisogno di idee, il fantasista francese (trequartista, ma siamo sicuri non possa giocare a destra o da mezzala?) non potesse meritare qualche chanches in più, un minimo di fiducia e di continuità di impiego per mostrare le sue doti?