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Mondiali calcio femminile, Bonansea lancia l'Italia: "Grandi speranze. CR7..."
Barbara Bonansea, stella della Juventus femminile e della nazionale azzurra, il suo modello? Cristiano Ronaldo
MONDIALI CALCIO DONNE, BARBARA BONANSEA STELLA DELLA JUVENTUS E DELLA NAZIONALE AZZURRA
Barbara Bonansea star della nazionale italiana di calcio che punta a essere protagonista nei Mondiali di Calcio donne che partono in Francia: esordio domenica 9 giugno contro l'Australia, poi il 14 ci sarà la Giamaica e big match con il Brasile il 18 giugno. La 28enne di Pinerolo è attaccante della Juventus e punto fermo delle azzurre. Pluridecorata, a inizio carriera ha vinto due scudetti Primavera con il Torino, continuando con Brescia prima e Juventus poi, a conquistare 4 titoli di Campione d'Italia, tre Coppe Italia e altrettante Supercoppe.
Mondiali calcio femminile, Bonansea lancia l'Italia: "Grandi speranze. Favorite? Inghilterra, Francia e Stati Uniti"
E' tempo di Mondiali di calcio femminile al via in Francia. Una delle protagoniste della Nazionale italiana, nonche' punto fermo della Juventus campione d'Italia: Barbara Bonansea. "Ho grandi speranze per l'Italia, ma penso che in fondo le favorite siano Inghilterra, Francia e Stati Uniti". In un'intervista esclusiva a Undici l'azzurra racconta il suo percorso che l'ha portata ai vertici del calcio nazionale: "Mio padre mi portava con lui a ogni singolo allenamento di mio fratello maggiore e a tutte le partite della domenica. Ero sempre a bordocampo e una volta l'allenatore mi disse di smetterla di starmene li' a guardare e di entrare in campo. Inizio' cosi', in un certo senso per caso. Di sicuro non avrei mai pensato che potesse diventare il mio lavoro. Non ho mai nemmeno sognato di giocare per la Nazionale. Non sapevo fosse una possibilita', quando ero piccola modelli femminili non ce n'erano, e a essere onesta non pensavo neanche fosse una strada percorribile per me. Naturalmente far parte di questa squadra, oggi, ha un peso tutto speciale".
"Il calcio mi ha insegnato ad aver fiducia in me stessa, e a uscire dal mio guscio - racconta Bonansea -. Adesso l'ostinazione che ho imparato giocando e' una cosa che fa parte della mia vita di tutti i giorni. Mi ha aiutato, in parte, a superare certe mie timidezze e a essere piu' consapevole. Mi sento davvero libera e me stessa quando sono su un campo con un pallone". In Italia, pero', le atlete non hanno ancora lo status di professioniste: "Vorrei semplicemente che le donne venissero riconosciute come professioniste e quindi pagate il giusto per gli sforzi e i sacrifici che fanno che spesso sono maggiori di quegli degli uomini. Ma voglio essere ottimista su questo argomento, credo che miglioreremo, anche se lentamente, e raggiungeremo gli obiettivi e i diritti che ci meritiamo. Nessuna rivoluzione si fa all'improvviso, d'altronde". Nel frattempo, Bonansea e le sue compagne della Juventus hanno avuto la fortuna di giocare, lo scorso 24 marzo, in uno Juventus Stadium al completo: "Sono arrivata sul campo e ho iniziato a piangere. Il mix di emozione e aspettative che provi prima di una partita e' micidiale. Vedi il numero di biglietti staccati che cresce minuto dopo minuto e da un lato ti carica, ma dall'altro di sicuro non fa abbassare la tensione".
Lo Stadium e' lo stesso palcoscenico di un giocatore che ammira molto, Cristiano Ronaldo: "Mi sono innamorata di Cristiano per la sensibilita' e l'amore che dimostra verso il calcio. E' iniziato tutto durante l'Europeo del 2004, quando il Portogallo ha perso contro la Grecia e il pianto di Ronaldo mi ha colpito, e mi sono messa a investigare su di lui. Quello che ha fatto con il suo corpo e l'impegno che ci mette sono cose uniche". Tra le donne simbolo del calcio femminile, Bonansea indica: "Milena Bertolini e Rita Guardino sono due tra i nomi che per me sono piu' importanti quando parliamo di calcio italiano. Mi hanno spalancato le porte e sono davvero grata di poter imparare da loro. Un'altra persona che ha aperto la strada e che rispetto molto e' Betty Bavagnoli, che e' davvero una tosta".