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Napoli crisi, i numeri e i motivi di un febbraio nerissimo che costa a Conte il sorpasso scudetto dell'Inter

Sconfitti dal Como, pari di Roma, Lazio e Udinese subiti in rimonta: il Napoli di Antonio Conte frena e l'Inter mette la freccia proprio alla vigilia dello scontro diretto

di redazione

Napoli-Inter, quando si gioca la sfida scudetto

Il Napoli di Antonio Conte archivia un mese di febbraio molto complicato e la sconfitta per 2-1 contro il Como di Cesc Fabregas è il punto esclamativo di un periodo nero. Un ko che costa ai partenopei il sorpasso in classifica da parte dell'Inter, proprio alla vigilia dello scontro diretto che si giocherà sabato primo febbraio allo Stadio Diego Armando Maradona (ore 18).

Napoli frena, i numeri del febbraio nero per la squadra di Antonio Conte

I freddi numeri fanno male ed evidenziano il passaggio a vuoto: Il Napoli non vince in campionato dal 25 gennaio e ha conquistato solo 3 punti nelle ultime 4 partite, frutto dei pareggi contro Roma, Lazio e Udinese, per giunta tutti con rimonte subite. All'Olimpico contro i giallorossi il pareggio di Angelino al gol iniziale di Spinazzola è arrivato al 92°, rocambolesco il 2-2 sempre nella capitale contro la Lazio con il Napoli che va sotto (Isaksen dopo 6 minuti), ribalta sul 2-1 (13' Raspadori, 64' aut. Marusic) e si vede raggiungere ancora nel finale (Dia all'87°). Contro i friulani, McTominay la sblocca (37°), ma Ekkelenkamp gela il pubblico napoletano immediatamente (40°). E siamo alla sconfitta di Como con l'erroraccio di Rrahmani e Dia che al 77° vanifica il pareggio di Raspadori, dopo un secondo tempo poco aggressivo e incisivo da parte dei partenopei - con il talento Nico Paz che sale in cattedra e manda il Napoli in apnea.

Questi i numeri e le dinamiche dei risultati grigi ottenuti dalla squadra di Antonio Conte con un trend nelle ultime 7 giornate che dice Inter 16 punti e Napoli 12. 

Napoli, Antonio Conte: "Step a livello mentale da fare"

"Il primo tempo a me era piaciuto molto. Nella ripresa siamo entrati con i propositi che sono rimasti negli spogliatoi. Volevamo fare la partita con intensità ma non ci siamo riusciti. Sembra che sia entrata un’altra squadra. Remissivi sin dalle palle da dietro. Ci sono degli step a livello mentale che bisogna fare e c’è bisogno anche di tempo. Il secondo tempo, ripeto, non è stato di livello come approccio, mentalità. Non abbiamo fatto bene e mi spiace. Sono io l’allenatore e devo pensare all’aspetto mentale ma so anche che io posso arrivare fino a un certo punto”, l'analisi di Antonio Conte dopo la sconfitta di Como.

Napoli: dall'addio di Kvaratskhelia all'infortunio di Neres e Lukaku senza gol dal 25 gennaio

Ma va detto che la cessione di Kvaratskhelia al Psg nel mese di gennaio e l'infortunio di Neres sulla fascia sinistra in queste settimane non hanno certo aiutato nel suo lavoro il tecnico salentino. Il tutto con Noah Okafor, arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Milan, che sin qui ha giocato 9 minuti in 3 partite (3 con l'Udinese e 6 a Como) e una panchina che non sta dando l'energia giusta per rilanciare le sorti di alcune partite. 

E poi c'è Lukaku, faro offensivo del Napoli - 9 gol e 7 assist in campionato, oltre a una presenza importante là davanti - che non sta vivendo un momento profilico e non segna dal 25 gennaio contro la Juventus, quando la sua rete in zona Cesarini decise la sfida contro i bianconeri di Thiago Motta (2-1).

Passaggio a vuoto, come può accadere in una lunga stagione, o crisi che darà il là a una fuga scudetto dell'Inter? Lo scontro diretto di sabato prossimo potrebbe chiarire molti dubbi in tal senso.