Sport
Olimpia Milano domina con l'Efes. Super Sanders e Gentile
Olimpia Milano, Repesa: “In attacco da vera squadra”
Olimpia Milano domina con l'Efes. Super Sanders e Gentile
Milano torna alla vittoria in Eurolega. Al Mediolanum Forum l'EA7 Emporio Armani coglie il terzo successo stagionale superando 105-92 i turchi dell'Anadolu Efes Istanbul. Primo quarto equilibrato, poi l'EA7 prova ad accelerare nel secondo e con la tripla di Sanders tocca anche il +14 (48-34), salvo poi subire il ritorno dei turchi che piazzano un controbreak di 15-4 con tanto di tecnico fischiato a Jasmin Repesa. All'intervallo lungo, pero', Milano è avanti di 6 (55-49) grazie a una bomba di Gentile da metà campo a fil di sirena. Nella ripresa l'Olimpia piazza un 8-0 che la riporta a +14 (76-62) ma l'Efes non molla e si presenta all'ultimo periodo sotto di otto lunghezze (79-67). Il quintetto di Repesa non ha alcuna intenzione di lasciarsi sfuggire la vittoria e, superato il terzo minuto, Abass dall'arco mette la bomba del +16 che di fatto sentenzia la partita. Ottime le prove di Sanders (22 punti e 7 rimbalzi), Gentile (17 punti) e Simon (14 punti, 9 rimbalzi, 8 assist per un 29 di valutazione), i migliori fra i turchi sono Heurtel (18 punti) e Dunston (17 punti). Prossima sfida in Eurolega martedi' 15 novembre, sempre al Forum, contro gli spagnoli del Baskonia Vitoria Gasteiz dove gioca il Mago Andrea Bargnani.
Olimpia Milano, Repesa: “In attacco da vera squadra”
"I miei giocatori li devo proteggere, ma devono dare tutto sul campo. Abbiamo talento da vendere e si vede, ma il talento è un extravalore, ma bisogna allenare duro, ma si deve lottare e bisogna buttarsi per terra. Ho visto giocatori con un talento più grande rispetto ai nostri". Lo spiega a fine match asmin Repesa. "E' stata una partita di nuovo dove abbiamo segnato tanto, abbiamo onestamente giocato come squadra in attacco, senza forzature, ma di nuovo in difesa ci sono state di nuovo le cose che dobbiamo migliorare. Prima della partita, abbiamo parlato della trazione difensiva e del rimbalzo difensivo. Non dobbiamo concedere 19 rimbalzi in attacco"
"Abass e Dragic vanno alla morte sulla palla, ma tutti devono difendere così. Abbiamo avuto cinque giocatori in doppia cifra, ma si deve partire dal lavoro", ha concluso il coach croato.