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Serie A, conti in rosso dopo il Covid: mancano all'appello 450 mln di ricavi
Chiamatelo pure effetto pandemia: il report annuale di Deloitte fa il punto sulla diminuzione dei profitti calcistici per la stagione 2019-2020
Serie A, effetto Covid sui ricavi: 450 milioni in meno nella stagione 2019-2020
Mondo del calcio in sofferenza: la stagione 2019-2020, intaccata solo in parte dalla pandemia e interrotta il 9 marzo 2020, ha subito un calo di ricavi aggregati dei club di serie A, pari al 18%, ovvero 443 milioni di euro, a 2,1 miliardi. A rivelarlo la 30esima edizione del rapporto annuale di calcio finanza condotto da Deloitte.
Il ritorno al calcio giocato a porte chiuse in Italia, il 20 giugno 2020, sottolinea l'azienda di consulenza e revisione, ha comportato un calo di 50 milioni di euro, in calo del 18%, dei ricavi da stadio a 234 milioni di euro. Ma data la storica mancanza di investimenti negli stadi italiani, e quindi ricavi da matchday relativamente bassi, in termini assoluti la diminuzione dei ricavi da stadio è stata quasi la metà di quella registrata da Premier League e La Liga, e un terzo del calo rispetto alla Bundesliga.
La massima serie italiana, rivela Deloitte, è stata l'unica lega dei "big five" a ridurre la spesa salariale totale nel 2019/20, con salari aggregati che sono scesi di 147 milioni di euro (-8%) a 1,6 miliardi di euro. Tuttavia, la riduzione dei ricavi causata dal Covid-19 ha portato il rapporto salari/entrate a salire al 78%: il livello più alto in 16 anni. Questo perchè tre club hanno speso più per gli stipendi di quanto hanno prodotto in termini di entrate.