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Serie A, effetti riforma Abodi: Inter, Juventus e Roma a rischio iscrizione
Club in rivolta contro il ministro dello Sport e la sua Agenzia di controllo. Con la nuova misura molte squadre sarebbero tagliate fuori
Serie A, i conti non tornano. I neo campioni d'Italia dell'Inter hanno la situazione peggiore
Il ministro dello Sport Abodi ha annunciato un'iniziativa che ha fatto infuriare il "sistema calcio". Il governo vuole introdurre un'agenzia di controllo sui conti dei club di Serie A e questo non piace a tanti. Ma i conti delle squadre di calcio - riporta Il Fatto Quotidiano - sono davvero disastrati. Le situazioni peggiori, se si guarda ai bilanci dell’ultima stagione, quella chiusa al 30 giugno 2023 con la vittoria del Napoli, sono quelli di Inter e As Roma, entrambe hanno presentato un patrimonio netto consolidato negativo e debiti molto elevati. Sono seguite a ruota dalla Juventus, la società con la perdita più alta, -123,7 milioni nell’ultimo bilancio consolidato, su ricavi operativi di 437 milioni, i più alti in Serie A. La situazione, se si guarda la classifica dei ricavi delle prime sei squadre, è davvero critica, solo Napoli e Milan, avendo un bilancio in attivo, potrebbero iscriversi regolarmente al prossimo campionato.
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La situazione più critica - prosegue Il Fatto - è quella dell’Inter, neo campione d’Italia. Ufficialmente il bilancio consolidato a giugno 2023 dichiara una riduzione delle perdite nette da -140 a -85,4 milioni. Il dato più critico però è quello del patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2023, che è negativo, -162 milioni. Vuol dire che è come se il gruppo non avesse un euro di capitale, anzi che il capitale è negativo. Può un’azienda funzionare in maniera regolare se non ha capitale? Ma ci sono anche note liete, come la settima per ricavi operativi: l'Atalanta. La Dea ha chiuso il bilancio a giugno 2023 con un utile netto di 5,6 milioni, con ricavi operativi per 111,9 milioni. Nei conti della società bergamasca le plusvalenze per la vendita di giocatori (63,2 milioni) sono importanti quanto i diritti tv (66,5 milioni).