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Spagna, insulti razzisti a Diakhaby: il Valencia abbandona il campo di Cadice

Dopo un quarto d'ora di stop, gli ospiti tornano in campo e perdono 2-1: "Più che una partita, si è perso rispetto e spirito sportivo"

Nel campionato spagnolo, la partita tra Cadice e Valencia è stata temporaneamente sospesa per insulti razzisti nei confronti di Mouctar Diakhaby, giocatore francese della squadra ospite.

Con le porte chiuse a causa del Coronavirus, le inqualificabili offese non sono arrivate dagli spalti, bensì da un collega in campo. Il fatto è accaduto intorno alla mezz'ora di gioco, quando da un contrasto a centrocampo è nata una lite tra Diakhaby e Juan Cala, autore del gol dell'1-0 per il Cadice. Secondo quanto riferito dal francese, Cala gli avrebbe rivolto epiteti razzisti.

A quel punto Diakhaby, anche ammonito per il testa a testa con l'avversario, ha deciso di abbandonare il campo, subito seguito dai compagni in segno di solidarietà. I giocatori del Valencia sono rimasti fuori per circa un quarto d'ora, salvo poi decidere di rientrare in quanto l'arbitro li ha avvisati delle possibili conseguenze legate all'abbandono del match.

Lo stesso Diakhaby, a quanto riferito dal club, ha esortato i compagni a tornare sul campo per lottare. Tuttavia, il difensore francese è rimasto fuori, sostituito da Guillamon. Allo stesso modo, anche Cala è stato avvicendato dal proprio allenatore, che evidentemente temeva problemi di temperamento.

La partita è finita 2-1 per il Cadice, ma ha molto senso il commento su Twitter del Valencia: “Quella che abbiamo perso oggi non è una partita: oggi si è perso il rispetto e lo spirito del calcio e dello sport".