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Usa, la "grande" America all’ultimo posto nella protezione dei lavoratori

di Daniele Rosa

Il rapporto Oxfam America rivela un approccio "difficile e carente" sui diritti sindacali

Usa, il buon esempio da paesi come Spagna, Italia e Belgio

Nel rapporto si evidenzia come la prima potenza mondiale potrebbe, nel campo della tutela del lavoro, prendere esempio da paesi come Spagna, Belgio e (diciamo noi anche l’Italia). In particolare la Spagna garantisce 16 settimane di congedo parentale retribuito a entrambi i genitori, incoraggiando un approccio più equo alle responsabilità di assistenza. E nemmeno sul versante economico l’America è avanzata. Se è pur vero che esiste il salario minimo federale, è altrettanto vero che esso è fermo da 14 anni e copre solo il 29% del salario medio nazionale, rispetto ad esempio a paesi come il Belgio, dove copre il 75%. Senza contare che il salario minimo a “stelle e strisce” esclude i lavoratori agricoli, i giovani o le persone con disabilità. Da ultimo poi i diritti sindacali sembrano essere quelli di un’epoca trapassata. Il Governo e le imprese private attaccano costantemente le salvaguardie sindacali. E’ pur vero che i sindacati sono comunemente apprezzati ma gli americani, in questa epoca storica, non sembrano aver voglia di aderire ad essi. L’adesione infatti è molto bassa. Nel 2022 ha toccato il minimo storico del 10%. Solo il 12% della forza lavoro è coperta dalla contrattazione collettiva. Come risolvere il drammatico problema ? Oxfam è convinta che tutto parta da un nodo politico,nodo che potrebbe esser sciolto con la volontà di legislatori e attivisti di trovare punti di miglioramento a vantaggio dei lavoratori e delle famiglie che lavorano. Ma ancora questo traguardo, che in tanti paesi industrializzati è acquisito da tempo, nella grande America sembra essere una “mission impossible”.