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Fondazione FS, parte il restauro del mitico elettrotreno Etr 302 Settebello

ANDREA CIANFERONI

La gara pubblica, curata da Trenitalia per conto della Fondazione FS, è stata aggiudicata alla ditta OMS - Officine Meccaniche Segni di Porrena (AR)

I lavori di recupero dell’ETR 302 avranno una durata di due anni, al termine dei quali tornerà a correre sui binari un gioiello delle Ferrovie, caratterizzato dalla ricostruzione esatta degli arredi e degli interni di design progettati da Giò Ponti e Giulio Minoletti, ma dotato di tutte le tecnologie moderne che consentiranno di viaggiare a 160km/h.

Rinasce, grazie all’impegno della Fondazione FS Italiane, l’ETR 302, conosciuto come Settebello, il mitico elettrotreno di lusso che fu inaugurato nel 1952, noto per l’eleganza delle sue forme, simbolo del made in Italy e del boom economico. La gara pubblica, curata da Trenitalia per conto della Fondazione FS, è stata aggiudicata alla ditta OMS - Officine Meccaniche Segni di Porrena (AR). Il valore complessivo dell’operazione ammonta a circa 13 milioni di euro, di cui quattro finanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e i rimanenti nove dalla Fondazione FS tramite il Gruppo FS Italiane. I lavori di completo recupero estetico e funzionale dell’ETR 302 avranno una durata di circa due anni, al termine dei quali tornerà a correre sui binari italiani, per turismo e per cultura, un autentico gioiello delle nostre Ferrovie, caratterizzato dalla ricostruzione esatta degli arredi e degli interni di design progettati da Giò Ponti e Giulio Minoletti, ma dotato al contempo di tutte le tecnologie moderne che consentiranno di viaggiare a 160km/h.

Il treno, trainato da una locomotiva E656 della Fondazione FS Italiane, ha lasciato l’Officina Trenitalia di Voghera, dove era accantonato da anni, per essere trasferito a Roma e da lì ad Arezzo e poi a Porrena, nello stabilimento OMS dove l’ETR sarà riportato ai fasti originali. “Il treno – ha commentato il Direttore Generale della Fondazione FS Luigi Cantamessa che ne ha direttamente curato il recupero e la riprogettazione - si presenterà alla fine dei lavori di revisione, proprio come nel suo primo viaggio tra Milano e Napoli, nel pieno della ricostruzione post bellica, ma attrezzato con la moderna sicurezza di bordo ed il comfort di un prestigioso treno di lusso. Sarà un “treno bandiera” per il turismo ferroviario in Italia, capace di viaggiare da Trieste a Reggio Calabria lungo le linee ferroviarie più panoramiche. Come nel ‘52, il Settebello, il treno della rinascita, diventerà il simbolo di una nuova forma di turismo esperienziale e sostenibile portandoci in tutto il Bel Paese per ammirarlo dal suo salottino belvedere frontale”.