Cooperazione fra Lussemburgo e Svizzera
Lussemburgo e Svizzera sono la sede di alcuni dei principali centri finanziari internazionali in Europa e sono più complementari che mai. Luxembourg for Finance ha tenuto due seminari in Svizzera volti a rafforzare la cooperazione strategica tra i due Paesi. Più di 450 partecipanti in totale, per lo più banchieri e gestori patrimoniali, hanno preso parte alle giornate di Ginevra e Zurigo. Nel suo discorso di apertura Pierre Gramegna, ministro delle Finanze del Lussemburgo, ha detto: "Lussemburgo e Svizzera sono per il 90% partner e per il 10% concorrenti".
Non solo il Lussemburgo per le banche svizzere è un gateway di accesso al mercato dei servizi finanziari dell'Unione Europea, ma è anche ben posizionato per agire come un hub europeo per soddisfare le esigenze dei clienti nella gestione patrimoniale e sui mercati dei capitali. Inoltre, Lussemburgo e Svizzera sui servizi finanziari hanno un approccio internazionale simile verso l'esterno: entrambi i Paesi si sforzano di stabilire condizioni di parità globale in termini di regolamentazione.
Su 144 banche in Lussemburgo, una dozzina sono presenti anche in Svizzera e rappresentano il 5,5% delle attività bancarie totali del Paese. Similmente a banche di altri Paesi come la Germania, le banche svizzere hanno un numero crescente di servizi in Lussemburgo e sono destinate ad aumentare i posti di lavoro nel Granducato. In termini di fondi di investimento, il 65% dei fondi esteri commercializzati in Svizzera proviene dal Lussemburgo.
L'agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato proprio il mese scorso il rating di Lussemburgo "AAA" con outlook stabile. Il Granducato continua a mantenere il punteggio massimo da parte delle tre principali agenzie S&P, Moody’s e Fitch. Nella sua analisi, l'agenzia mette in evidenza il buon controllo delle finanze pubbliche del Lussemburgo e il suo basso livello di debito pubblico: "La prospera economia del Lussemburgo è sostenuta da un quadro istituzionale efficace e da una valida governance, oltre a una posizione netta di creditore verso l’esterno. L'outlook stabile continua a riflettere la nostra aspettativa che all'interno dei due anni di orizzonte prospettico il Lussemburgo manterrà forti metriche di credito e capacità di resistere a potenziali shock finanziari, economici e normativi ".
Ricordiamo inoltre che il Lussemburgo ha la maggiore quota di mercato dei fondi di investimento con strategie ambientali, che rappresentano il 37% di tutti gli strumenti esistenti in Europa. All'interno di questo settore, il Lussemburgo ha il 69% del NAV in fondi che si occupano di energie rinnovabili e più di due terzi di tutti gli AuM (Asset under Management) nei restanti con strategie legate all'ambiente. In totale il 67% di AuM in fondi europei cosiddetti impact funds (con alta credibilità dei valori di impatto sociale e ambientale) sono domiciliati in Lussemburgo.
Il Lussemburgo si sforza di fornire chiarezza per gli investitori responsabili. LuxFLAG, un'agenzia di valutazione indipendente, premia con il proprio riconoscimento i fondi che soddisfano criteri specifici nei settori della microfinanza, dei progetti ambientali e di ESG, ovvero le tre aree (ambientale, sociale e di governance) che dal 2014 sono considerati i fattori centrali nella misurazione della sostenibilità e dell'impatto etico di una società.
La Borsa di Lussemburgo inserito in listino il suo 100 ° “Bond Verde” lo scorso febbraio. Il bond è stato emesso dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), la più grande emittente mondiale di Green Bond. In termini di volume, il Lussemburgo ha una quota di mercato del 50% in questa tipologia di emissioni in tutto il mondo, per un valore di circa 80 miliardi di dollari.
Paolo Brambilla