Affari Europei

Cirinná, Adinolfi (M5S): “Io voterei sì al testo. Spero passi al Senato”

Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

Onorevole Adinolfi, in questi giorni i suoi colleghi del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama stanno votando il ddl Cirinná. Anche a Bruxelles si discute molto di unioni civili e stepchild adoption, se lei fosse al Senato come voterebbe?
“Io voterei a favore. Credo che la proposta di legge Cirinná sia un buon inizio per affrontare una realtà che non é normata. Il problema é che esistono delle famiglie che hanno una struttura non tradizionale e che coinvolgono bambini e affetti. C'é un buco legislativo che deve essere colmato”.

Anche sulla stepchild adoption lei sarebbe favorevole?
“Certamente sì. Ci sono dei bambini che vivono in famiglie dove i genitori sono due uomini o due donne, ma non solo. É giusto dunque che anche loro siano tutelati dalla legge. Non ci si può nascondere dietro a un dito: non sono cose, sono persone, affetti, sentimenti, vite. Non possiamo fare finta di nulla”.

Grillo e Casaleggio hanno dato libertà di voto, qual é la sua speranza?
“Su temi come questi é giusto che ci sia libertà di voto. La mia speranza é che i miei colleghi al Senato approvino il ddl Cirinná”.

Il Parlamento europeo in passato si é espresso spesso su questioni relative alla famiglia e ai diritti della comunità Lgbt. Alcuni hanno definito questi voti una ingerenza di Bruxelles nelle politiche nazionali. Che cosa ne pensa?
“Lavorando in Europa si ha spesso la sensazione di avere tante maestrine che vogliono dirci ciò che dobbiamo fare o non fare. Ammetto che é irritante. L'Unione europea però riconosce una Carta dei diritti dell'uomo che non viene rispettata allo stesso modo in tutti i ventotto Paesi. Se l'Italia ha questa mancanza sulle unioni civili, allora é giusto che ci sia un monito da parte dell'Europa”.

La sua é una visione condivisa da tutti il gruppo dei 5Stelle a Strasburgo?
“Io certamente non posso parlare a nome di tutti. Devo dire però che in linea di massima sì, c'é una concordanza che si é dimostrata quando ci é capitato di votare in Aula su questioni simili”.

Lei sarebbe a favore anche dell'adozione di un bambino da parte di una coppia omosessuale?
“Credo che come per le coppie eterosessuali, anche per quelle omosessuali ci dovrebbe essere un giudice e un percorso di selezione al termine del quale, se le persone vengono giudicate idonee, possono adottare un bambino. L'importante é che il bambino cresca in un ambitene sano, equilibrato e godendo dell'affetto dei genitori”.