Affari Europei
Elezione di Trump, grande spinta alla Difesa europea
Il nuovo presidente Usa, Donald Trump, vuole disimpegnare lo sforzo della Nato in Europa. E i Paesi del Vecchio continente ora pensano a una Difesa comune
Le dichiarazioni fatte in campagna elettorale sono una cosa, é vero, ma le informazioni che filtrano da New York sembrano confermare l'intenzione di Donald Trump di smantellare la Nato. Il presidente eletto vuole infatti ridurre i costi della difesa in Europa lasciando agli stati del Vecchio continente l'onere di finanziare la difesa comune. Le regole Nato infatti sanciscono che ogni Stato membro debba destinare il 3% del Pil alla difesa, ma ad oggi solo Gran Bretagna e Grecia rispettano la regola. Ergo, Washington dall'anno prossimo non aprirá piú i cordoni della borsa per difendere l'Unione dalle minacce esterne, Russia in primis.
In arrivo la Difesa comune europea
Poco male. I ministri della Difesa europei, spalleggiati dalla Commissione Ue, hanno intenzione di dare vita ad un esercito comune, altamente qulificato e attrezzato, che sia in grado di rispondere prontamente alle minacce alla sua sicurezza. In questo modo la Nato scomparirebbe in secondo piano e, sempre secondo le intenzioni di Trump, si concentrerá piú sul terrorismo.
Mogherini, Stati facciano di piú per la difesa comune forte
Gli Stati membri dell'Ue devono fare di piu' per la difesa comune, impegnandosi con maggiori risorse. Lo ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue, Federica Mogherini, intervenendo alla conferenza annuale dell'Eda, l'agenzia europea per la difesa. "Dal lato militare non possiamo fare totale affidamento sui nostri amici americani per colmare le differenze. Cio' non sarebbe realistico, non sarebbe giusto e non sarebbe di beneficio per le nostre relazioni con gli Stati Uniti".
Dopo la vittoria di Trump cambiano le relazioni tra le due sponde dell'Atlantico
Il vincitore delle elezioni presidenziali, il repubblicano Donald Trump, ha detto durante la campagna elettorale che non intende farsi carico del mantenimento militare degli alleati della Nato, chiamando i partner europei a investire di piu' nella difesa. "Ho sempre creduto che una buona relazione con gli Stati Uniti richieda una forte Europa della difesa - ha osservato - e forse oggi per la prima volta nella storia stiamo vivendo un momento in cui questo e' chiaro su entrambe le sponde dell'Atlantico: questo apre oppurtunita' per noi". Anche perche', ha continuato l'Alto rappresentante, "credo che in questa nuova fase della nostra politica globale, l'Europa sara' sempre piu' una forza indispensabile".
Il primo nucleo di difesa Ue? I battlegroups
Servira' pero' unita' di intenti e volonta' politica. Di fronte al terrorismo, all'immigrazione e alle sfide a cui si dovra' rispondere, per Mogherini l'isolamento non puo' essere la chiave di lettura. "Nell''Ue ci sono due cateogire di Stati membri: quelli piccoli e quelli che non hanno ancora realizzato di essere piccoli: ormai viviamo in un mondo con dimensioni diverse". Mogherini ha invitato a fare "passi avanti concreti e pragmatici, che non significa non ambiziosi", in particolare usando "gli strumenti a nostra diposizione", come i "battlegroups", i gruppi di combattimento multinazionali pronti a partire in una decina di giorni per luoghi dove ci sia una situazione di crisi, la cooperazione fra paesi per l'industria e la ricerca per il settore della difesa, l'integrazione delle operazioni civili con quelle militari, una maggiore cooperazione con la Nato.
Anche Pinotti vuole un esercito comune Ue
Anche il ministro della Difesa italiano appoggia l'idea di costruire una Europea della Difesa. "Dopo la vittoria di Trump l'Europa ha una grande occasione per costruire una strategia comune per difesa e sicurezza", ha scritto su Twitter Roberta Pinotti.