Gilet gialli incontrano Philippe. "Minacciati di morte dopo apertura dialogo"
Il premier Philippe prova a risolvere la crisi dei gilet gialli. E l'ala moderata della protesta denuncia: "Minacce di morte per apertura al dialogo"
Francia: Philippe cerca uscita dalla crisi dei gilet gialli
Il premier francese, Edouard Philippe, ha avviato una serie di incontri con i responsabili dei partiti politici, nel tentativo di cercare una via d'uscita dalla crisi dei 'gilet gialli', che continuano con proteste e blocchi in diverse parti del Paese. E domani sara' la volta dei rappresentanti dei gilet gialli. Intanto il portavoce del governo, Benjamin Griveaux, non si e' voluto esprimere sulla possibilita' di venire incontro a quella che e' sempre sta ala prima rivendicazione dei gilet gialli, ossia il congelamento delll'aumento delle tasse sul carburante, che scattera' all'inizio del prossimo anno. "Non prendiamo decisioni prima" di incontrare i rappresentanti del movimento e le parti, dal momento che "li riceveremo per parlare", ha detto Griveaux in una intervista a "France Inter". La prima ad essere convocata a Palais Matignon, residenza ufficiale del primo ministro, e' stata la sindaca socialista di Parigi Anne Hidalgo, arrivata intorno alle 8.30. Attesi anche la leader di estrema destra Marine Le Pen; il segretario del Partito socialista, Olivier Faure; il presidente dei Repubblicani, Laurent Wauquiez; il nuovo leader di Republique en Marche, Stanislas Guerini.
Gilet gialli moderati: "Minacciati di morte dopo apertura al dialogo"
I "Gilet gialli liberi", il collettivo di dimostranti moderati fra i quali una delle promotrici del movimento, Jacline Mouraud, hanno rivelato ai media francesi di aver ricevuto decine di minacce di morte dopo la loro offerta al governo di aprire un negoziato. Secondo la Mouraud, il cui video divenne virale sui social e fu una delle scintille della protesta, questi Gilet gialli sono "una specie di ragazzini anarchici, manipolati" non vogliono trovare "alcuna soluzione" ma soltanto "fare casino". "Riceviamo telefonate in piena notte - ha spiegato la Jacline Mouraud, che punta il dito contro 'altri Gilet gialli' - minacce come 'sappiamo dove abiti, non ne hai piu' per molto'. Altri si sono sentiti minacciare i figli". La donna afferma di aver gia' presentato sei denunce alla gendarmeria dopo essere stata minacciata in seguito all'offerta di dialogo.
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