Affari Europei

Grexit, allarme sui conti italiani. 50 miliardi rischiano di andare in fumo

50 miliardi di euro. 40 miliardi di contributi diretti e 10 di impatto negativo sugli interessi del debito pubblico. Ecco quanto l'Italia rischia di perdere con la crisi greca. Una cifra "monstre" che corrisponde all'incirca a due leggi di Stabilità. Così si spiega la preoccupazione del premier Matteo Renzi, anche se ufficialmente il governo  spiega che il caos in atto in Grecia non avrà impatti sul nostro Paese.

La realtà è però un po' diversa e investe in pieno la finanza pubblica: come spiega Euractiv, i due problemi fondamentali sono il recupero dei contributi erogati negli ultimi anni e gli interessi sul debito, messi a dura prova dalle fiammate degli spread. A risentirne potrebbe essere il debito pubblico con la risalita dello spread che porterà più oneri per rinnovare i bond italiani, anche perché resta molto debito da riassegnare. Una buona parte dei nostri circa 2mila miliardi di debito pubblico vanno costantemente rimesse all’asta. 

L’effetto negativo sui conti pubblici, se la situazione di instabilità dovesse andare avanti a lungo, secondo alcuni analisti sarebbe di almeno 4/5 miliardi all’anno, ipotizzando un rialzo di due punti di interessi. Standard & Poor’s, invece, arriva a conteggiare almeno 10-11 miliardi di impatto negativo. A tutto ciò, ricorda sempre Euractiv, vanno sommati gli aiuti diretti erogati alla Grecia. E secondo i numeri ufficiali del ministero dell’Economia, siamo a quota 35,9 miliardi di euro: circa dieci miliardi di prestiti bilaterali e il resto contributi al Fondo salva Stati Esm. Meno complessa la situazione legata alla finanza privata ma ulteriori cattive notizie potrebbero arrivare dal prevedibile e in realtà già in atto crollo delle esportazioni verso la Grecia. Insomma, la partita che si sta giocando tra Bruxelles e Atene coinvolge in pieno anche l'Italia.