Affari Europei
I governi di destra? Sospesi dall'Ue. Hollande alla carica della Le Pen

Sospendere uno stato dall'Unione europea? Secondo Francois Hollande si può. Il presidente francese ha dichiarato che "quando é in gioco la libertà dei media o quando la Costituzione e i diritti umani sono in pericolo, l'Europa non può semplicemente agire come una rete di sicurezza. Devono essere messe in atto procedure per sospendere i Paesi con governi contrari ai principi europei".
Nella storia dell'Unione non é mai successo che un Paese fosse sospeso, né tantomeno espulso. Ma le dichiarazioni di Hollande, apparentemente estemporanee, sono dirette non tanto alla Polonia o all'Ungheria, Stati che negli ultimi mesi hanno preso posizioni giudicate liberticide, quando alla Francia stessa.
La dichiarazione di Hollande é un chiaro messaggio inviato a Marine Le Pen che non vede l'ora di correre per le presidenziali dell'anno prossimo. L'avvertimento a lei, e ai francesi, é semplice: se dovesse vincere la destra anti-sistema, euroscettica, xenofoba e populista Parigi potrebbe passare guai seri in Europa.
Un appello che però difficilmente verrà accolto dai cittadini che ormai per il 74% ritengono che il presidente sia inadeguato a governare la Francia. Gli elettori vogliono un cambiamento e hanno dimostrato alle amministrative di apprezzare la retorica del Front National.
L'appello di Hollande alla moderazione va al di là della comunicazione interna alla Francia, ma é un appello alle altre democrazie europee. Una richiesta di aiuto per fare fronte comune contro i partiti populisti che in ogni Paese stanno prendendo piede e che rischiano di mandare in frantumi il sogno (già incrinato) europeo.