Affari Europei
Il Lussemburgo assume la presidenza Ue in piena tormenta greca

In uno dei momenti piu' difficili della storia dell'Unione europea, mentre lo spettro di un'uscita della Grecia dall'Euro aleggia dopo la scadenza del programma di aiuti internazionali e l'incombente default di Atene, il Lussemburgo comincia oggi il suo semestre di presidenza del Consiglio Ue.
Riceve il testimone dalla Lettonia, che per sei mesi ha dovuto affrontare una serie di emergenze, a partire da quella del terrorismo e dell'immigrazione, e lo consegnera' a fine anno ai Paesi Bassi. Il piccolo Granducato, poco piu' di mezzo milione di abitanti e il Pil procapite di gran lunga piu' alto d'Europa, e' fra i paesi fondatori dell'Unione, ed e' quindi gia' alla sua dodicesima presidenza di turno; rispetto alle precedenti , pero' (l'ultima risale al 2005), il ruolo del semestre si e' ridimensionato.
Il trattato di Lisbona ha infatti istituito le figure del presidente permanente del Consiglio Europeo, oggi Donald Tusk, e dell'alto rappresentante per la politica estera, oggi Federica Mogherini, che guidano rispettivamente i capi di Stato e di governo e i ministri degli Esteri dei Ventotto. Alla presidenza di turno resta pero' la guida di tutti gli altri formati delle riunioni del Consiglio, e il Lussemburgo dovra' affrontare numerosi dossier importanti, a partire da quello sull'immigrazione su cui si e' gia' impegnato convocando una serie di riunioni per permettere di approvare in modo dettagliato le nuove norme sulla redistribuzione dei richiedenti asilo entro la fine di luglio, come richiesto dal vertice della scorsa settimana. Proprio il Lussemburgo, nel mirino dell'antitrust Ue per aver concesso trattamenti fiscali favorevoli alle multinazionali, affrontera' la questione dell'armonizzazione del fisco per le imprese, e permettere che le nuove norme Ue sulla trasparenza fiscale e lo scambio di informazioni siano operative dall'inizio del 2016. Il programma europeo del semestre granducale, il cui governo e' guidato dal democratico Xavier Bettel, conclude il "trio" di presidenze avviato lo scorso anno da quella italiana.