Milano, Maltese ad Affari: “Sel ci ripensi, Parisi più a sinistra di Sala”
Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani
Onorevole Maltese, quali sono le ragioni che l'hanno spinta a candidarsi come sindaco di Milano?
“Attenzione, io non mi sono candidato. Ho solo sollevato il problema dell'assenza di una persona che rappresenti la sinistra alle prossime elezioni comunali”.
Sala non é un candidato di sinistra?
“Nella sua storia c'é un passato come city manager della Moratti. E il suo programma prevede privatizzazioni, cementificazioni e speculazioni”.
Il messaggio che é passato é che lei era pronto per correre come Primo cittadino...
“In tutte le grandi città in cui si vota c'é un candidato della sinistra, a Milano no. Se Renzi candida Sala, l'incarnazione del partito della nazione, a maggior ragione ci dovrebbe essere un candidato della sinistra. Ma quando ho chiesto come mai non ci fosse mi é stato risposto perché non c'era una personalità capace di aggregare le varie forze in campo...”.
Si parlava di Civati...
“Gliel'ho chiesto, ma ha detto di no. A questo punto sto vedendo se ci sono le condizioni per fare una lista unitaria”.
Siamo sicuri che il problema sia che manca un candidato unitario?
“Infatti il dubbio é che non ci sia un programma capace di coagulare le varie forze di sinistra. Ma certamente non c'é nulla nelle idee di Sala che possa essere condiviso”.
Ora dunque il boccino é nelle mani di Sel?
“Non voglio fare polemiche all'interno della sinistra, come fanno in molti. Vorrei pero capire perché Sel dovrebbe preferire Sala ad un progetto avanzato da uno che fa parte della loro direzione nazionale, pur non essendo iscritto ad alcun partito”.
I malpensanti potrebbero suggerire che Sel sta col Pd perché da solo non avrebbe alcuna speranza di vittoria. D'altronde la lista L'Altra Europa con Tsipras alle Europee ha eletto solo tre eurodeputati, il Pd 31...
“In base a questo discorso però Syriza avrebbe avuto più speranze entrando nel Pasok, che ora invece é scomparso. Oppure Podemos sarebbe dovuto entrare nel Psoe o Sinn Fein nel Labour irlandese. Con questi ragionamenti non si costruisce nulla di nuovo. Milano, l'Italia e l'Europa hanno bisogno della sinistra”.
Che cosa pensa dei candidati ora in corsa?
“Sala é uno che viene dalla destra e ha buoni rapporti con Cl. É l'incarnazione del partito della Nazione di Renzi, che mette dentro tutti, da Verdini in poi. Parisi é un moderato, non leghista, forse più di sinistra di Sala visti i trascorsi nella Cgil”.
E poi c'é la Bedori, del Movimento 5 Stelle...
“Il M5S a Milano ha deciso di chiudersi nella sua identità protestataria. Non ha avanzato una candidatura per vincere”.
Un giudizio tranchant...
“Patrizia Bedori non é studiata per vincere. Grillo le tournée le fa partire da Milano. La Casaleggio Associati ha sede a Milano. Sanno quanto sia importante, ma il blog di Grillo stranamente della Bedori parla poco”.
Come se lo spiega...
“Non me lo spiego. Il M5S ha logiche settarie, ma hanno un programma molto più di sinistra di Sala: contro le privatizzazione e la cementificazione”.