Polonia, stop alla pillola del giorno dopo. Braccio di ferro Ue-Varsavia
Il governo conservatore polacco ha intenzione di limitare l'accesso alla "pillola del giorno dopo". Ue preoccupata
IN POLONIA LIMITAZIONI ALL'ACCESSO ALLA PILLOLA DEL GIORNO DOPO
Il governo conservatore polacco ha intenzione di limitare l'accesso alla "pillola del giorno dopo", ha annunciato il portavoce dell'esecutivo Rafal Bochenek. In virtù di un progetto di legge adottato nel giorno di San Valentino, per un caso del destino, il governo guidato da Beata Szydlo ha deciso, senza alcun annuncio precedente, che la pillola verrà venduta soltanto dietro prescrizione medica. Il testo deve essere ancora votato in Parlamento. "Tutti i contraccettivi sono venduti dietro prescrizione. Abbiamo valutato che questa non debba essere un'eccezione", ha spiegato Bochenek parlando a TVN24. Sulla base della normativa europea dal 2015 la "pillola del giorno dopo" è disponibile in Polonia senza ricetta.
PREOCCUPAZIONE DELL'UE SULLE MOSSE DI VARSAVIA
La decisione del governo ha fatto infuriare le associazioni femministe. Il partito Diritto e Giustizia, al potere a circa un anno in Polonia, non ha mai nascosto le sue posizioni sul fronte della contraccezione e della procreazione. Tra le misure già approvate lo stop al finanziamento della fecondazione in vitro. Nell'autunno scorso il Pis ha cercato anche di limitare il diritto all'aborto, già tra i più restrittivi d'Europa. Su pressione delle manifestazioni in Polonia e in diverse parti del Mondo, il progetto è stato abbandonato. E anche Bruxelles è fortemente preoccupata per la piega che sta prendendo la situazione sui diritti in Polonia.