Affari Europei

Terrorismo, la proposta Usa: stop ai visti facili per i francesi

Mentre l'Unione europea discute su come tenere fuori dai confini Ue i terroristi dell'Isis e scovare quelli interni, negli Usa scatta l'allarme. Potrebbero esserci cittadini francesi intenzionati a compiere attentati sul suolo americano. E così uno dei candidati repubblicani alla presidenza degli Stati Uniti, Rand Paul, lancia la proposta: basta con la concessione di permessi facili ai cittadini francesi, servono maggiori controlli.

"La mia preoccupazione e che cittadini francesi che sono fortemente ostili alla civiltà, al governo di Parigi e alla pace, abbiano gli stessi sentimenti di ostilità per noi”, ha dichiarato Rand Paul. “Il mio timore è che possano venire in America semplicemente salendo su un aereo”.

Ad oggi i cittadini di 23 paesi Ue non necessitano del rilascio di un visto se vogliono andare negli Usa per turismo o lavoro. Basta fare domanda di ingresso tramite il sito dell'ESTA e in pochi giorni si è autorizzati.

Con la proposta di Paul invece i cittadini francesi dovranno fare domanda per un visto e aspettare trenta giorni, in modo da lasciare il tempo alle autorità americane di fare i necessari controlli. Verrebbero poi rilasciati visti speciali di lungo periodo per i viaggiatori abituali.

Dopo gli attacchi di Parigi, negli Stati Uniti i repubblicani hanno sfidato la Casa Bianca sul programma di accoglienza dei rifugiati dalla Siria, reclamandone il blocco. "La nostra nazione è sempre stata aperta all'accoglienza ma non possiamo consentire ai terroristi di approfittare della nostra compassione. Questo è un momento in cui è meglio sentirsi al sicuro piuttosto che dispiaciuti", ha avvertito lo Speaker della Camera, Paul Ryan.

"Dobbiamo essere prudenti e l'azione più responsabile è il blocco del programma sui rifugiati per verificare che non vi siano terroristi infiltrati", ha aggiunto. Dal 2011 sono stati accolti negli Stati Uniti solo 1.500 rifugiati dalla Siria ma l'amministrazione di Barack Obama ha annunciato, lo scorso settembre, un programma che prevede l'accoglienza di 10.000 siriani nel 2016 su un totale di 85.000 rifugiati.

E' intanto salito a 28 il numero dei governatori americani, tutti repubblicani tranne uno, contrari ad accogliere rifugiati siriani. "Il Texas non accetterà alcun rifugiato siriano e chiedo agli Usa di fare altrettanto perché la sicurezza viene prima di tutto", ha tuonato il governatore del Texas, Greg Abbott, su Twitter.