Affari Europei

Ue-Mercosur, allarme in Italia: "Rischio invasione di carne brasiliana"

L'accordo commerciale tra Ue e Mercosur manda in allarme Coldiretti e le associazioni italiane: "Svenduto il made in Italy"

Accordo Ue-Mercosur, Coldiretti: "Svenduto il made in Italy"

L'accordo Mercosur affossa il Made in Italy a tavola con pesanti ripercussioni per i consumatori e gli agricoltori italiani legate all'invasione di prodotti stranieri a dazio zero e al via libera ai tarocchi delle più note specialità tricolori. A denunciarlo è la Coldiretti in riferimento al negoziato commerciale che l'Unione Europea ha intrapreso con i Paesi del mercato comune dell'America meridionale di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Un accordo che "ancora una volta vede il settore agricolo - spiega la Coldiretti - trattato dall'Ue come merce di scambio senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale". Proprio per denunciare i rischi legati al Mercosur Coldiretti esporrà 'Il grande scippo dell'Europa all'agricoltura italiana' mercoledì 31 alla Fieragricola di Verona con la mostra sui tarocchi dei prodotti Made in Italy più famosi legalizzati dalla Ue con gli accordi di libero scambio, dai paesi sudamericani al Giappone, fino al Canada, ma anche l'analisi sull'impatto dei trattati sulla spesa dei cittadini e sul lavoro degli agricoltori italiani, con l'arrivo agevolato di prodotti stranieri, dalla carne di manzo alle arance e limoni fino ai cereali". 

UE-MERCOSUR, UNAITALIA: "RISCHIO INVASIONE DI CARNE BRASILIANA"

L'Unione Europea si accinge ad accordare concessioni fiscali ad una quota extra di 100.000 tonnellate di carne di pollo proveniente dal Brasile. Un danno per il settore avicolo europeo che potrebbe tradursi in una perdita di più di 150 milioni di capi prodotti nell'Eu, l'equivalente della produzione annuale di polli da carne del Belgio. A segnalarlo è Unaitalia, l'associazione che rappresenta i produttori avicoli italiani, ai negoziati in corso a Bruxelles per la definizione di un accordo commerciale tra l'Unione Europea e i paesi dell'area del Mercosur, il mercato comune dell'America meridionale di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela. "La concessione da parte dell'Unione Europea di tariffe agevolate ai paesi del Mercosur per 100.000 tonnellate di carne di pollo congelata - si legge in una nota - avrebbe un impatto estremamente dannoso per l'avicoltura italiana ed europea". C'è un rischio concreto - avverte Unaitalia - di una vera e propria invasione nel nostro paese di carne congelata proveniente dal Brasile, la stessa protagonista dello scandalo della carne avariata dello scorso anno". Una vicenda a seguito della quale "sono aumentati i controlli sulla carne avicola brasiliana i cui risultati non sono incoraggianti: dal 1 gennaio 2017 - spiega Unaitalia - sono state bloccate alla dogana 303 partite di carne per presenza di contaminazioni da salmonella, mentre i controlli svolti a maggio dalla Commissione europea presso i produttori brasiliani hanno confermato il mancato rispetto degli standard di sicurezza europei".

"Ci auguriamo che al tavolo dei negoziati il comparto agricolo e la produzione di carni avicole in particolare, - sostengono i produttori italiani di carni bianche - eccellenza italiana e settore totalmente autosufficiente ed integrato che genera Pil e occupazione, non sia sacrificato in nome di altri interessi, e che il nostro Governo ponga adeguata attenzione alle richieste del settore rappresentandole in sede Europea". I paesi del Mercosur forniscono la maggior parte delle importazioni europee di carne di pollame. Nel 2016 l'UE ha importato 895.000 tonnellate, di cui 500.000 dal solo dal Brasile, per un valore totale di 988 milioni di euro, che corrispondono al 56% delle importazioni europee. "Oltre a mettere in ginocchio il settore avicolo europeo - conclude Unaitalia - tale accordo mette a rischio la sicurezza dei consumatori, abituati ai più alti standard di produzione. Le norme di tutela europee sono le più severe al mondo e operano in tutte le fasi della filiera, dall'allevamento alla distribuzione, garantendo prodotti sani, buoni e sicuri. Non fa eccezione l'avicoltura italiana, unico settore zootecnico autosufficiente con una produzione del 106% rispetto al fabbisogno nazionale, e capace quindi di garantire che il pollo che gli italiani portano in tavola è 100% Made in Italy".